Liguria. Sul bonus di mille euro al personale sanitario impegnato nell’emergenza sono state presentate due interrogazioni in Consiglio regionale: la prima da Juri Michelucci (Italia Viva), e la seconda da Valter Ferrando (Italia Viva) e sottoscritta dal collega del gruppo Juri Michelucci.
Michelucci ha chiesto alla giunta se le risorse impiegate coprono effettivamente la decisione di prevedere un bonus di mille euro, deciso dall’amministrazione regionale, per il personale dipendente e se il riconoscimento economico sarà esteso anche al personale socio sanitario dipendente da cooperative, che opera in primo piano con medici e infermieri nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Ferrando ha chiesto alla giunta di erogare il bonus di mille euro anche agli specializzandi, infermieri e medici in pensione rientrati per l’emergenza Covid-19. Il consigliere ha ricordato che sarà riconosciuto dalla Regione un premio di almeno mille euro a medici, infermieri, operatori sociosanitari e personale amministrativo che hanno lavorato nei primi due mesi dell’emergenza coronavirus e che fondi utilizzati proverranno in gran parte dal decreto Cura Italia e saranno completati da fondi regionali e da donazioni.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato che in Liguria, come in altre regioni è stata decisa una graduazione del bonus sulla base del livello di esposizione di ogni operatore alla pandemia e ha annunciato che su questo tema è previsto un incontro con i sindacati di categoria giovedì prossimo per definire gli aspetti e procedere all’assegnazione del bonus in modo adeguato.
Viale ha sottolineato che la Regione ha integrato i fondi che erano stati erogati dal Governo il cui riparto nazionale, però, aveva penalizzato la Liguria. Per quanto riguarda la possibilità di estendere il bonus l’assessore ha spiegato: “Sulla base delle leggi nazionali e del Decreto Rilancio esiste la possibilità di riconoscere il premio economico solo al personale assunto con un rapporto di lavoro subordinato”.
Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha inoltre presentato un’interrogazione, sottoscritta da Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta di dar seguito alla mobilità interna tra Asl (avvicinamento a casa) in modo da alleviare nella fase di emergenza le fatiche del viaggio al personale medico, infermieristico e sociosanitario, rispettando però le piante organiche e senza creare disservizi. Battistini ha chiesto, inoltre, che vengano istituiti treni speciali per gli operatori sanitari, in corrispondenza dei turni di lavoro.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato, per conto dell’assessore ai trasporti Berrino, le relazioni fra Regione e Trenitalia per affrontare l’emergenza sanitaria e agevolare il trasferimento e ha ricordato che la Protezione civile regionale ha comunque attivato, durante l’emergenza, residenze alberghiere per il personale più vicine al luogo di lavoro.
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