Lutto

È morto Alfredo Biondi, “l’ultimo dei grandi liberali”: difese la Mantide di Cairo e fu il mentore di Nan

Avvocato penalista e parlamentare di lungo corso, si è spento questa notte all'età di 92 anni

alfredo biondi

Liguria. La notizia l’ha data su Facebook il deputato Roberto Cassinelli: “Il vecchio leone ci ha lasciati. Dopo 92 anni spesi al servizio del Paese, dell’idea liberale e della sua famiglia, questa notte è scomparso Alfredo Biondi”.

Biondi, parlamentare dal 1968 al 1972 e poi dal 1979 al 2008, ha ricoperto la carica di ministro per le politiche comunitarie (1982-1983), ministro per l’ecologia (1983-1985) e ministro di grazia e giustizia (1994-1995). È stato anche vicepresidente della Camera dal 1996 al 2001.

Segretario del Partito Liberale Italiano dal 1986 allo scioglimento nel 1994. Aderisce poi a Forza Italia, e in quegli anni instaura un forte legame con Enrico Nan che lo segue nel partito del Cavaliere. Confluisce poi nel Pdl, lasciandolo nel 2010 motivando l’addio “per la mancanza di dibattito interno al partito e per una visione – a sua detta – feudale”. Il 5 marzo 2011, in occasione del consiglio nazionale del Pli, ritorna nel Partito Liberale Italiano. È presidente dell’Unione liberale di centro. Nel 2014 fonda assieme a Renato Altissimo e Carlo Scognamiglio il movimento politico I Liberali.

Negli anni Ottanta aveva fatto scalpore perché durante il suo incarico parlamentare, prestò la sua difesa a Gigliola Guerinoni, detta la mantide di Cairo Montenotte, in un processo per omicidio intentato contro la moglie e l’amante dell’assassinato nella tranquilla città dell’entroterra ponentino, poi condannata.

Enrico Nan, ex-parlamentare e storico delfino di Alfredo Biondi, lo ricorda con affetto e gratitudine: “Per me rimane oltre che un maestro di professione e di politica un insegnante di vita. Ricordo i suoi interventi alla Camera, tutti a braccio, tutti in silenzio ad ascoltarlo. Ricordo le sue battute sempre pronte e coinvolgenti. Ricordo il suo umanesimo liberale quando da paladino dei diritti civili rammentava che è sempre meglio un colpevole fuori che non un innocente dentro. Alfredo ha lasciato e lascerà un esempio di vita onesta e di impegno politico e professionale”.

Cassinelli ne traccia un ricordo politico e personale: “Se ne va l’ultimo dei grandi liberali, il baluardo di una generazione che cambiò l’Italia strappandola alla dittatura e portandola sulla via della democrazia e del progresso sociale ed economico. Il dolore è grande, ma non quanto il contributo di idee e di azione che Alfredo ci lascia. Perdo un amico fraterno, un maestro, una guida. Con lui ho condiviso decenni di battaglie, iniziative, campagne elettorali. Gioie e dolori, successi e amarezze, vittorie e sconfitte. Senza mai venir meno ai valori dell’onestà intellettuale, della lealtà e della correttezza. Mi aveva visto nascere. Io, bambino, lo vedevo riunirsi per ore e ore con mio padre e il gruppo di dirigenti liberali. Ammiravo, ascoltavo ed imparavo. Fino all’ultimo, nonostante l’età e la stazza, per lui sono stato Robertino. Mi mancherà sentire la sua voce calda e roca, così orgogliosamente toscana, chiamarmi in quel modo. Riposa in pace, grande Alfredo. Che la terra ti sia lieve”.

Genoano, Alfredo Biondi aveva anche difeso la sua squadra nel processo per la presunta combine di Genoa-Venezia, costata ai rossoblù la retrocessione in serie C.

Il 9 novembre 2018 ha ricevuto il Grifo del Comune di Genova con la seguente motivazione: “Autorevole protagonista della vita politica italiana, più volte eletto nel consiglio comunale di Genova. Ha ricoperto incarichi parlamentari per nove legislature e importanti Uffici. Alla prestigiosa attività politica ha affiancato una brillante carriera forense nella quale si è distinto tra i penalisti più stimati del Paese e si è speso per la tutela dei diritti civili”.

Immediata sono scattate le reazioni di cordoglio e commozione. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dichiara: “E’ con grande dispiacere che esprimo il cordoglio mio e di tutta la Giunta regionale per la scomparsa di Alfredo Biondi. Alfredo Biondi era un uomo dello Stato che ha attraversato la storia della nostra Repubblica servendo le Istituzioni. Oggi il Paese perde un grande politico liberale e un grande combattente che ha speso la sua vita per le istituzioni”.

Il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana: “E’ stato un uomo delle istituzioni che ha saputo dividere la propria vita con successo fra impegni istituzionali, politici e una brillante carriera forense. Parlamentare, più volte ministro, animato da una profonda passione politica, Alfredo Biondi ha rappresentato il nostro territorio ai più alti livelli delle istituzioni nazionali. Dotato di una fortissima personalità e di una notevole vivacità intellettuale lascia un vuoto nel mondo politico non solo ligure ma anche italiano. Il presidente esprime alla famiglia il cordoglio di tutta l’assemblea legislativa”.

Di seguito il pensiero di Franco Senarega, capogruppo regionale Lega Nord Liguria: “Nell’esprimere profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa dell’avvocato Alfredo Biondi, ricordo che il grande liberale genovese fu un illustre concittadino perché nella sua lunga carriera di politico nelle istituzioni, anche come ministro della Repubblica, lavorò sempre con intelligenza, serietà e valore professionale nell’interesse del nostro territorio. Genova e la Liguria hanno perso un valido politico, che fu sempre in prima linea nelle battaglie per la libertà”.

E il ricordo del coordinatore regionale di Forza Italia in Liguria, Carlo Bagnasco, e di tutto il coordinamento regionale azzurro: “Con Alfredo Biondi se ne va un pezzo della migliore tradizione politica italiana, interprete di quella grande cultura liberale che è alla base, insieme alla cultura cattolica e a quella socialista, della nostra democrazia, della nostra Repubblica e della nostra ossatura istituzionale. Con Alfredo se ne va anche un pezzo importante della storia di Forza Italia, di cui egli ha espresso in modo schietto e sopraffino, con una passione indomita per la libertà, la cultura garantista. Il coordinamento regionale di Forza Italia ne piange la scomparsa, esprimendo assieme al dolore la gratitudine per averlo avuto al fianco per tanti anni nella nostra Genova e nella nostra Liguria. La cultura, la preparazione e l’intelligenza politica di Biondi sono un patrimonio per il nostro partito e per il Paese. Un patrimonio che abbiamo il dovere di conservare e trasmettere a chi, oggi, decide di impegnarsi nell’agone politico”.

Il suo presidente Pier Franco Quaglieni ed il Centro Pannunzio partecipano “al lutto per la morte di un grande statista. Con la scomparsa di Alfredo Biondi, parlamentare di nove legislature, tre volte ministro, liberale duro e puro eletto in Liguria, scompare l’ultimo esponente di un’Italia civile e democratica. Il Centro Pannunzio con cui Biondi collaborò, lo saluta con l’orgoglio di averlo avuto amico”.

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