Albenga. Scongiurato per tempo il rischio di un altro grave focolaio di contagio all’interno di una casa di riposo. Stiamo parlando dell’Istituto Trincheri di Albenga, una delle Rsa ligure maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19. Il direttore sanitario della struttura, che svolge lo stesso ruolo anche in un Rsa a Genova Cornigliano è risultato positivo al tampone, effettuato nella struttura ingauna venerdì scorso, proprio su sua richiesta.
Nell’ambito dei test sono stati eseguiti tamponi anche sui 35 dipendenti del Trincheri e sui 17 operatori socio-sanitari che operano nella struttura albenganese per conto di una cooperativa: fortunatamente nessun caso positivo, solo un caso “indeterminato”, quindi con il tampone che dovrà essere rifatto. Il giorno successivo, sabato 6 giugno, sono scattati i tamponi su tutt gli ospiti della casa di riposo, in tutto 71 anziani: due casi positivi e quattro “indeterminati”.
Il commissario straordinario per le Rsa di Alisa, Ernesto Palummeri ha disposto i tamponi sulle circa 110 persone presenti alla Rsa genovese. Per i risultati bisognerà aspettare almeno fino a domattina (non sono dunque i 20 positivi liguri in più registrati dal bollettino di Alisa né quelli registrati oggi). “Già in queste ore la cautela è massima e non appena capiremo se ci sono dei positivi li isoleremo – spiega – quello che va detto è che al momento nessuno degli ospiti e nessuno dei dipendenti ha sintomi riconducibili al Covid”. E questa è già una buona notizia.
Lo stesso direttore del Rsa del Trincheri è positivo, ma asintomatico e ora si trova in quarantena. “Questo è oggi il vero problema nelle Rsa – continua Palummeri – in almeno quattro recenti articoli riportati in prestigiose riviste scientifiche è evidenziato come oggi la diffusione del virus nelle case di riposo sia legata a persone che non hanno sintomi, nonostante le strutture seguano tutti i protocolli suggeriti”.
Secondo il commissario sarebbe importante, nei prossimi giorni, proseguire con i tamponi all’interno delle case di riposo e dei centri di cura per evitare che strutture Covid-free, a causa di un contagio da asintomatici, possano diventare focolai. Questo tipo di monitoraggio sarà importante anche nei prossimi mesi, in caso dovesse esserci una recrudescenza del virus.
Sul caso è intervenuto anche il presidente del Trincheri di Albenga, Piero Corradi: “Sicuramente abbiamo scongiurato un altro possibile focolaio, i tamponi richiesti dal nostro direttore sanitario sono stati opportuni per verificare la situazione nella nostra struttura. In questo momento siamo in una fase di stabilizzazione dei contagi e speriamo che i dati e i test successivi possano confermare questa tendenza”.
“Tra maggio e giugno abbiamo avuto un solo decesso di una persona molto anziana. Per il resto stiamo proseguendo tutte le azioni preventive e seguendo i protocolli sanitari di controllo” conclude.
Intanto mentre prosegue l’inchiesta della magistratura genovese sulle morti sospette nelle Rsa – ieri il blitz dei nas nella sede dell’ultimo focolaio, la Santa Marta di Quarto – migliorano comunque i dati relativi agli anziani infettati. “Siamo passati da circa 600 a 400 ospiti infettati nelle ultime tre settimane in tutte le strutture monitorate in Liguria – conclude Palummeri – alcuni di questi restano nelle rsa perché senza sintomi che impongano un ricovero, altri sono portati in ospedale”.