Passione

Da Alassio a Monesi, la storia di Simona e Maurizio che con le bici hanno rivitalizzato un paese

A sostenere il progetto anche l'atleta Enza Marino, che partendo da Finale Ligure è diventata famosa a livello nazionale esportando dal Trentino alla Sicilia la “mountain bike al femminile”

Alassio/Monesi. L’atleta Enza Marino, partendo da Finale Ligure è diventata famosa a livello nazionale esportando dal Trentino alla Sicilia la “mountain bike al femminile”.

Questa storia ha inizio qualche anno fa, quando Simona e Maurizio hanno deciso di lasciare la loro Alassio e costruirsi un’oasi tutta loro in mezzo al verde. Hanno rilevato l’albergo e ristorante “La Vecchia Partenza” di Monesi, frazione di Triora, “un percorso fatto di tante soddisfazioni, ma anche di improvvise difficoltà”.

La frana del 2016 ha infatti “paralizzato” il paese. E da quel momento La Vecchia Partenza è rimasta l’unica struttura sempre aperta, senza fermarsi un attimo. I titolari hanno tenuto puliti prati e sentieri, svolgendo un ruolo di salvaguardia del territorio e di coesione sociale: con la loro presenza infatti hanno impedito che Monesi diventasse un “villaggio fantasma” dimenticato da tutti ma, al contrario, hanno saputo attrarre sempre nuovi flussi turistici.

In attesa che il 13 giugno la strada franata riapra, evento che rappresenterà la rinascita di una “Monesi 2.0”, Simona e Maurizio hanno deciso di offrire ai clienti un’opportunità in più affidando a The Ultimate Bikeshop di Finale Ligure il servizio di e-bike sharing. Ed è qui che entra in gioco Enza Marino.

“Abbiamo capito subito che ci trovavamo davanti a una persona speciale, pronta a condividere esperienze, suggerimenti, consigli utili. E ogni volta che lo fa, riesce a farlo con umiltà e semplicità – raccontano Simona e Maurizio – I professionisti di The Ultimate Bikeshop non hanno portato a Monesi solo le e-bike, ma hanno portato una filosofia di vita: la stessa che per anni ha contraddistinto anche Enza Marino e il suo progetto più grande, ‘Wheels for Ladies’, una filosofia basata sull’amore per il territorio e sul connubio persona/ambiente, lontana dallo stress agonistico.

“Grazie a un bel lavoro svolto sui social network, la risposta è stata tempestiva e il servizio di bike sharing e bike hotel è partito subito – continuano i titolari – La caratteristica dei progetti di Enza è quella di saper dare la mountain bike a tutti e qui il territorio si è rivelato subito perfetto: outdoor per tutte le età, infatti sono già arrivate anche coppie di anziani a rilassarsi pedalando su sentieri non eccessivamente impegnativi; outdoor per famiglie, perché Enza ha messo subito a disposizione la sua preparazione per la ‘scuola bike bambini‘ messa già in atto nelle varie annate di W4L; outdoor per chi ama gli animali, perché qui i cani sono ben accetti”.

Ma com’era a Monesio il panorama turistico e sportivo prima dell’arrivo del bike sharing? Simona e Maurizio ci spiegano: “I numeri maggiori sono sempre stati portati dall’alpinismo e dai runners. In inverno sono amate le ciaspolate, spesso anche in notturna. Il turismo più presente è quello straniero, soprattutto francesi, tedeschi, austriaci. Per il turismo di comprensorio, si potrebbe stimare un 60% dall’imperiese e il restante 40% più o meno equamente suddiviso tra le province di Savona e Cuneo. Questo grazie a una posizione strategica che, salendo dall’entroterra di Albenga via Pieve di Teco, collega il versante ponentino dell’Alta Via dei Monti Liguri con la Via del Sale Limone-Monesi, tra Piemonte e Liguria, e le bellezze della Valle Argentina, nell’entroterra taggiasco”.

“Questo è un territorio fatto di verdi pascoli che consente di vedere tanto in poche ore, con un impatto reso ancora più suggestivo dalle distese di rododendri e dalla possibilità di avvistare una ricca fauna selvatica – aggiunge Enza – In questo momento di emergenza Covid, inoltre, la gente arriva proprio perché vuole evadere da luoghi sovraffollati e respirare aria sana, pura, limpida. E naturalmente noi li agevoliamo offrendo servizi che consentono di mantenere il distanziamento e di avere una costante igienizzazione”.

Ma la passione del trio savonese continua tutta l’estate, fino a ottobre, quando è ancora piena stagione in questo paese: “Organizzeremo nel weekend degli appuntamenti che permetteranno ai nostri ospiti di rilassarsi nell’arco di una giornata, dal mattino alla sera, ma non mancheranno le piacevoli sorprese in notturna. E poi, siccome questo luogo ha sempre offerto una risposta efficace in termini di destagionalizzazione, per l’inverno stiamo progettando iniziative suggestive, come le escursioni in fat bike sulla neve” concludono i titolari.

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