Genova. In Liguria Rt a 0.48, con un’oscillazione tollerata tra 0.26 e 0.72; frutto dell’analisi di 109 casi in 14 giorni. E anche l’incidenza (presenza del virus ogni 100mila abitanti) oggi in Liguria è sotto controllo: 4.84. In tutta la regione tra il 25 maggio e il 3 giugno si sono registrati 71 casi, per un totale di 9746 casi di Coronavirus registrati da inizio emergenza. A Genova il valore di incidenza al 3 giugno si aggira tra gli 0.01 e gli 0.75 casi.
Sono i dati che emergono dal report settimanale del ministero della Sanità, unico organo ufficiale a fornire il valore di “r” – ossia quello relativo alla possibilità che un infetti contagi altre persone – nelle regioni.
Non solo dalla Liguria, ma in tutta Italia, a oltre un mese dall’inizio dell’allentamento del lockdown, i segnali sono confortanti. “Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. Questo il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 25 e il 31 maggio. (Per i tempi tra esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero durante tra il 4 e il 18 maggio 2020).
Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia è favorevole con una generale diminuzione nel numero di casi e una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Persiste, in alcune realtà regionali, un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevato seppur in diminuzione. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante.
In quasi tutta la Penisola, inoltre, sono documentati focolai di trasmissione attivi. Basti pensare a quello che ha interessato Genova pochi giorni fa, all’interno della rsa Santa Marta. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l’epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa.
La stima dell’indice di trasmissibilità (Rt) per data inizio sintomi nel periodo dal 12/5 al 25/5, calcolato al 3/6/2020, mostra valori medi al di sotto di 1 in tutte le Regioni/PPAA.