Scontro

Consiglio regionale, provvedimenti sull’emergenza Covid-19: polemica delle minoranze per l’assenza dell’assessore Viale

Inizia nel segno della bagarre la seduta di oggi

Liguria. I consiglieri dei gruppi di opposizione Giovanni Lunardon e Giovanni Barbagallo del Pd, Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Fabio Tosi (Mov5Stelle) e Alice Salvatore (ilBuonsenso)hanno polemizzato, subito dopo l’avvio della seduta, per l’assenza dell’assessore alla sanità Sonia Viale, impegnata in altri appuntamenti istituzionali, rilevando che la maggioranza delle iniziative consigliari inserite nell’ordine del giorno, che riguardano l’emergenza Covid 19, non avrebbero quindi potuto avere risposta nella seduta odierna.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti Presidente) ha replicato ai consiglieri di minoranza ricordando l’assidua presenza nelle precedenti sedute dell’assessore Viale e ha ribadito l’impegno di tutta la giunta. Sergio Rossetti (Pd) ha criticato anche l’assenza del presidente della giunta Giovanni Toti. Paolo Ardenti (Lega Nord Liguria-Salvini) ha sottolineato la presenza in aula di altri sei assessori che potranno rispondere, per le materie di competenza, alle interrogazioni dei consiglieri.

Angelo Vaccarezza (Cambiamo) ha replicato alle critiche sottolineando il lavoro compiuto dalla giunta: “La modalità di videocollegamento ha consentito maggior frequenza delle riunioni di commissione, maggior numero di audizioni, e nonostante le difficoltà tecniche iniziali, poi brillantemente superate, anche le sedute del Consiglio sono state molto proficue e produttive. Mi viene naturale fare una riflessione su tutte le aziende e gli enti che utilizzano da sempre con successo questo metodo di lavoro, su quanto possa essere utile continuare, del tutto o almeno in parte ad affrontare questa emergenza in questa modalità, almeno fino a quando la situazione sanitaria non presenterà più alcun rischio per la nostra salute”.

“Questo virus ci ha fermati fisicamente in un modo che non era mai accaduto, e che subito ci ha lasciati interdetti, non eravamo forse psicologicamente pronti, ma superato il trauma iniziale di dover combattere contro “qualcosa” di totalmente sconosciuto, non si è fermata la nostra voglia di andare avanti, spronandoci a proseguire, trovando soluzioni laddove alcuni, sempre i soliti in realtà, vedevano e ancora oggi vedono, solo problemi. Siamo stanchi delle polemiche sterili, vogliamo andare avanti, così faremo.
Se questo deve essere un nuovo inizio, con tutti gli “aggiustamenti” del caso che si renderanno necessari, lo sarà. Se la situazione dovesse cambiare per motivi assolutamente legati alla salute di tutti noi, e dovessimo tornare indietro, beh, questo non fermerà certo il nostro lavoro per la Regione” ha concluso Vaccarezza.

Andrea Costa (Liguria Popolare) ha ricordato che il Consiglio regionale e le Commissioni, anche in videoconferenza, non hanno interrotto le proprie attività. Franco Senarega (Lega Nord Liguria Salvini) ha rilevato che l’assenza di Viale non pregiudica i lavori del Consiglio. Valter Ferrando (Italia Viva) ha chiesto che non si adottino misure a rischio per la salute pubblica.

La seduta è stata sospesa per consentire la sanificazione dell’aula, prevista dalle misure in programma per limitare i rischi di contagio e, contemporaneamente, per verificare la possibilità di un incontro all’esterno, e in condizioni di sicurezza, fra una delegazione di consiglieri e i rappresentanti delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici.

Ma le minoranze non ci stanno: “Il Consiglio regionale, dopo le nostre richieste, è tornato finalmente a riunirsi dal vivo, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Ma la seduta di oggi rischia di essere una farsa, visto che l’assessore alla Sanità e vicepresidente della Giunta Sonia Viale, a cui erano indirizzate ben 44 interrogazioni (i due terzi del totale), oggi non è in aula per “impegni istituzionali” – affermano il Gruppo Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, il Gruppo Linea Condivisa e Italia Viva -. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio Piana di specificare quali fossero tali impegni e ci è stato risposto che l’assessore era occupata con una serie di incontri con i sindacati e le commissioni Salute e Welfare del Comune. Naturalmente tutti faccia a faccia organizzati in un giorno di Consiglio regionale. Un comportamento del tutto irrispettoso non solo dell’aula, ma anche dei cittadini”.

“Anche il presidente Toti, che questa mattina, durante il Consiglio, è stato ospite di un programma televisivo e ha partecipato a una conferenza stampa a Palazzo Tursi, non si è presentato in aula. Eppure è stato proprio Toti ha scrivere una lettera a tutti i consiglieri regionali chiedendogli di partecipare a questo Consiglio, come se in questi mesi di lockdown non avessimo svolto il nostro compito fino in fondo. Poi però Toti è il primo a non presentarsi in aula, per partecipare ad appuntamenti meramente propagandistici. Chiederemo alla Corte dei Conti se questo comportamento è regolare o no”.

“A Toti e Viale, in realtà, non importa nulla del Consiglio regionale. Vogliono solo dare una parvenza di normalità per questioni meramente comunicative e politiche. Un comportamento scandaloso, dopo mesi in cui ai gruppi di opposizione sono stati negati molti diritti come l’accesso agli atti, la risposta alle interrogazioni – nonostante l’impegno, preso dagli assessore, di rispondere entro 10 giorni – e le delibere di Giunta. Il presidente Toti si è ancora una volta dimostrato sprovvisto di cultura istituzionale” concludono le minoranze in Consiglio regionale.

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