Regione. Sono un’educatrice e imprenditrice di un nido privato della Regione Liguria. Ho seguito con ovvio interesse l’apertura dei centri estivi rivolti allo 0/3. Mi sono interrogata molto sul da farsi perché a livello economico sarebbe una grande opportunità ma essendo educatrice, non posso non pensare al benessere psicofisico dei piccoli e la tutela sanitaria degli stessi, degli operatori e delle famiglie.
Son rimasta basita leggendo le affermazioni che il nostro governatore ha rilasciato e cito testuali parole: “Abbiamo deciso di dare un sostegno alle famiglie e alle mamme cercando di aprire al più presto: certamente poi si tratta di una iniziativa privata e quindi apriranno quando riterranno opportuno e possibile farlo”.
Credo che in poche righe sia evidente la sua posizione che ricorda, almeno a me, Ponzio Pilato. L’effetto scenico che dovrebbe dar lustro al governatore e all’ assessore Cavo è di fatto responsabilità completa sulle spalle di strutture che per sopravvivere non vedono altra strada che rischiare.
Lo 0/3 è una fascia delicata e pesantemente esposta al rischio e nel caso partisse un contagio la responsabilità morale e anche economica sarebbe completamente a carico di noi gestori. Scrivere che si può aprire è molto differente dal poterlo fare in sicurezza e ho compreso che l’attuazione non è cosa che riguarda il governatore.
Non esistono linee guida riguardo allo 0/3, il comitato scientifico non si è espresso a riguardo e noi: con quali garanzie potremmo aprire? Quale e quante responsabilità ha caricato sulle nostre spalle?
Credo che sarebbe stato più responsabile e oculato stanziare fondi di sostegno per le famiglie e fondi alle strutture in modo da avere una ripartenza sicura per settembre. Cari politici, ricordatevi che state facendo campagna elettorale sulla pelle dei cittadini.
Daniela