Polemiche

Albenga, decade il Civ: Robello De Filippis si dimette da presidente dopo le accuse social sulla movida

Dopo le accuse sui vicoli "pieni di piscio" e le allusioni ai "compagni di merende del sindaco" la decisione di lasciare

Albenga. “Non sono mai stato molto ‘social’, sono uno dei pochi a non avere Facebook, ma dopo tutto quello che ho sentito direttamente, che mi hanno riportato e che mi hanno fatto vedere sui social network, ritengo altamente inopportuna la mia permanenza come presidente del CIV”. Con queste parole Bruno Robello De Filippis annuncia le proprie dimissioni “da ritenersi irrevocabili”. Una decisione che di fatto farà decadere il Civ: al suo posto infatti dovrebbe subentrare il vice, Giorgio Brunengo, ma venendo a mancare il numero legale sarà necessario andare a nuove elezioni.

Casus belli una serie di polemiche esplose negli ultimi giorni su Facebook in merito alla “movida” ingauna: diverse persone hanno puntato il dito contro il degrado lasciato dai giovani in centro storico. C’è chi parla di “vicoli e vie piene di piscio” e chi racconta di “ragazzi italiani seduti, dopo la cannetta e aver bevuto“, che lasciano sui gradini i bicchieri di plastica e “una pisciatina“. Un altro utente parla di “ennesimo spettacolo” e di “notte di bagordi dei giovani“: “Si sentono urlare bestemmie a squarciagola” racconta, e “la mattina il meraviglioso centro storico deve fare i conti con vomito, bottiglie rotti e bicchieri abbandonati, atti di vandalismo e vicoli inondati da litri di urina“.

Sotto le immagini si è scatenato un vero e proprio dibattito, e tra i commenti sono spuntate anche alcune allusioni. C’è chi ha sostenuto che “in piazza delle Erbe fanno come vogliono perchè sono tutti amichetti di sinistra e compagni di merende del sindaco e di amici degli amici” e chi ha ricordato che “quando facevamo il karaoke non si poteva cantare neanche fino a mezzanotte […] e invece in altri posti del centro storico casino infernale“.

Tra i locali del centro c’è anche La Taberna del Foro, di proprietà tra gli altri proprio di Robello De Filippis. E qui entra in gioco il presidente del Civ: “Io ho, dopo anni, ripreso in mano l’ attività forense e nel locale situato in piazza delle Erbe non vado più, ho però ancora una piccola quota che mi rappresenta all’interno del locale stesso. Dispiace aver letto e sentito critiche pesanti, offese ed illazioni gravissime nei nostri confronti, mie e del mio socio, che, in accordo con il sottoscritto, cerca ed ha cercato di portare avanti una linea, la più rispettosa possibile verso le direttive locali, regionali, nazionali, sborsando cifre importanti e cercando di coprire qualche buco economico causato dal Covid”.

“Il problema della convivenza forzata con il Covid riguarda tutta Italia, soprattutto in riferimento alla gestione dei locali – fa notare – è certamente l’argomento del giorno e va affrontato con serietà, permettetemi una riflessione però. Dispiace aver subito attacchi gravi anche da persone che credevo amici e con onestà intellettuale, noto anche con molto dispiacere che anche certi politici cavalcano la situazione per ottenere magari consensi che non hanno avuto in passato e che dubito fortemente avranno in futuro”.

“Vedete – prosegue – io, insieme al mio socio, ho portato la movida ad Albenga e sono stato il primo ad aprire un certo tipo di locale nel Centro Storico, ma una cosa è ‘sfruttare’ ciò che la legge e le ordinanze ti consentono, magari ampliando un dehors in collaborazione con altri locali facendo regolare domanda e questo lo possono fare tutti. Altra cosa è riempire questo dehors, e questo non lo possono fare tutti. Ritengo, forse, che il tessuto commerciale del Centro Storico (e non solo) di Albenga possa e debba migliorare ancora molto, siamo alla fase uno”.

Da qui la decisione di lasciare: “Ho già comunicato, come da statuto, le mie dimissioni irrevocabili al direttivo CIV – annuncia – sono sicuro che i miei ex colleghi di direttivo si sapranno certamente muovere meglio di me e non avranno problemi di ‘inopportunità’ a ricoprire la carica di Presidente”.

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