Soluzione

Albenga, Ciangherotti (FI): “La Palazzina della Salute salvi gli ambulatori Inail”

Ambulatori e uffici Asl di via trieste vengano trasferiti temporaneamente nel complesso INAIL di via Gin Noberasco

Ciangherotti Inail Albenga

Albenga. “L’Inail di Albenga, stando ai rumors (generalmente bene informati), starebbe per chiudere, trasferendo tutti i servizi a Savona, con conseguenti gravi disagi per gli utenti della Riviera. Ad oggi, solo due persone sono impiegate in una struttura ampia e moderna, inaugurata poco più di dieci anni fa”. Lo afferma Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e consigliere provinciale.

“Non voglio fare allarmismo, ma certo la situazione è grave. La palazzina Inail a fianco dell’ospedale, dove sino a pochi mesi fa c’era anche la sede dell’Inps (oggi trasferito nell’edificio del centro commerciale ‘Le serre’ per problemi di affitti, e questo, trattandosi entrambi di Istituti statali è grave di suo), si trova oggi desolatamente vuota. Ho fatto un sopralluogo e sono convinto che la possibile soppressione della sede dell’Inail di Albenga, con conseguente trasferimento del personale presso la sede di Savona, causerebbe gravi e pesanti disagi, per poter effettuare visite mediche ed usufruire di altre prestazioni, con spostamenti di circa 50 chilometri, nell’area dei distretti di utenza, per di più in una situazione molto difficile del trasporto pubblico”.

“Ho contattato il direttore provinciale dell’Inail e ho avuto rassicurazioni che questo trasferimento di sede non esiste, anzi, la dirigenza dell’Inail desidera sviluppare il più possibile le potenzialità della sede ingauna, implementando la pianta organizza anche con mobilità o trasferimenti di dipendenti provenienti da altri enti pubblici e avviando tutte quelle iniziative per far si che i servizi dell’ufficio di Albenga possano essere rinforzati a favore delle imprese locali e dei dipendenti che vi lavorano”.

Continua Ciangherotti: “Ho voluto vedere di persona la situazione e mi è venuta una idea che potrebbe risolvere la situazione. La palazzina che ospita l’Inail (e sino a poco tempo fa anche l’Inps) è moderna, 4 piani, di cui uno sottoterra, ha ingressi separabili, sale d’attesa ampie, ambulatori, uffici e sale conferenza, ascensori per disabili, servizi igienici per il pubblico e per il personale, ampia rimessa auto, spazi per archivi, insomma, è una palazzina in grado di ospitare in sicurezza, accanto agli uffici Inail anche i servizi sanitari ed ambulatoriali dell’Asl”.

“E allora, mi chiedo, perchè, in attesa di creare il Palazzo della Salute in una delle palazzine sequestrate in via Carloforte, non trovare un accordo tra Inail e Asl per fare affittare a quest’ultima il fabbricato di proprietà Inail per trasferire ambulatori, centro vaccinale e quant’altro dalla vecchia e inadeguata palazzina di via Trieste (ex centro tubercolotico), al nuovo centro Inail che rischia di rimanere vuoto, un’altra cattedrale nel deserto? Lo chiedo all’Asl, lo chiedo all’Inail, che potrebbe avere un affitto e, nel contempo, garantire un presidio medico ed infermieristico, lo chiedo al Comune che, sulla sanità, continua a cianciare senza, per altro, trovare soluzioni”, conclude Ciangherotti.

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