Primo maggio

Toti e sindaci del savonese celebrano la “Festa del lavoro”: “Momento difficile, ci rialzeremo”

Il presidente di Regione: “Senso di questa festa è riconoscerci tutti come popolo unico, capace di reagire alle prove con forza inimitabile”

Festa del lavoro primo maggio

Regione. Primo maggio 2020 e, anche nel savonese, si celebra la “Festa del Lavoro”, ma in un momento molto particolare, con l’emergenza Coronavirus in corso e con il ritorno di migliaia di persone al lavoro previsto a partire dal prossimo lunedì 4 maggio. 

Tanti, però, sono anche coloro che a causa dell’emergenza sanitaria il lavoro lo hanno perso o che, ancora, oggi si trovano proprio sul posto di lavoro, per far sì che servizi essenziali non vengano mai meno. 

E in questo giorno, tanti sindaci del savonese, oltre a Regione Liguria, hanno voluto celebrare la “Festa del Lavoro”, dedicare un pensiero affettuoso a tutti i lavoratori e fare alcune riflessioni sul momento storico che stiamo vivendo. 

Queste le dichiarazioni del governatore ligure Giovanni Toti: “Oggi è una Festa del Lavoro molto particolare. Dopo tanti giorni di isolamento, di incertezza e di dolore, questa Festa ci viene incontro proprio quando le nubi del contagio sembrano diradarsi. Purtroppo non ci possiamo fidare ma sappiamo che molte delle nostre speranze dipendono da noi, dai nostri comportamenti. Il che non è certamente una novità, per noi Liguri. Per noi la vita non è mai stata facile. Per noi il lavoro è sempre stato una conquista. Per noi il benessere è stato il frutto della capacità di strappare alla nostra terra i frutti del nostro lavoro. È per questo che il richiamo alle nostre fabbriche, ai nostri campi, ai nostri laboratori, ai nostri porti e alle nostre fatiche è tanto imperioso anche in questa situazione”.

“Celebrare la Festa del Lavoro vuol dire riconoscerci tutti, senza distinzioni, come un popolo unico e capace di reagire alle prove con una forza inimitabile. Il nostro simbolo sono i medici e gli infermieri che hanno retto alla forza subdola e invisibile del virus, accogliendo e curando i malati che arrivavano da ogni parte della nostra Liguria. I nostri esempi sono il lavoro e la dedizione delle migliaia di persone che, in queste durissime settimane, hanno continuato a far funzionare le nostre città deserte. Ma tutti noi siamo stati di esempio a tutti noi, facendo il mestiere più duro: stare a casa senza perdere la speranza. A tutti, dai più anziani ai più piccoli, va la mia riconoscenza e il mio grazie: abbiamo fatto insieme un gran lavoro. Continuiamo uniti e anche questa volta dimostreremo cosa significa essere liguri”.

“Ma in cima a tutti i pensieri resta l’immagine del nuovo ponte di Genova, un’impresa che tutto il mondo sta ammirando. C’è una cosa che non accetto: l’idea che si tratti di un miracolo. Non c’è nessun miracolo, non c’è nessun mistero: il nuovo Ponte di Genova è risorto sulle macerie e sui lutti del Morandi solo per la dedizione, il sacrificio e la splendida collaborazione dei tanti che ci hanno lavorato. Se oggi Genova e la Liguria scrivono una nuova pagina ammirata agli occhi di tutto il mondo è perchè noi siamo così: nel lavoro e nella vita, fieri e tenaci. Buona Festa del Lavoro a tutti. Ce la meritiamo”.

Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio: “È difficile guardare a questo Primo Maggio senza che il pensiero vada a tutti gli operatori del settore della sanità, che in questi mesi hanno lavorato senza sosta, ma anche a tutti gli operatori di quei settori che in questi mesi non hanno potuto lavorare. Servono precise indicazioni e aiuti da parte del Governo affinché il lavoro posso riprendere ma in totale sicurezza, per non far ripartire anche la diffusione del virus, e affinché siano tutelate le donne lavoratrici con figli piccoli”.

Il primo cittadino di Albenga e medico Riccardo Tomatis: “Oggi è il Primo Maggio, una ricorrenza che ogni anno ci porta a riflessioni sull’importanza del lavoro. Quest’anno credo che queste riflessioni debbano diventare ancora più profonde. Innanzitutto desidero manifestare la mia solidarietà e il mio sostegno a tutti coloro che oggi non hanno lavoro, molti di questi magari lo hanno perso a causa dell’emergenza Coronavirus. A tutti loro va la mia più profonda vicinanza”.

“Come Amministrazione ci stiamo adoperando per aiutare tutti coloro che versano in difficoltà e per sostenere, per quanto nelle nostre possibilità, tutte le categorie economiche che operano sul nostro territorio affinché presto si possa ripartire tutti insieme superando la crisi economica e del mondo del lavoro strettamente legata all’emergenza sanitaria”.

“Voglio poi ricordare chi ogni giorno in questa emergenza è andato a lavorare per garantire quei servizi essenziali alla vita di tutti noi. A tutti loro oggi va il mio e il nostro grazie. Un grazie ai medici e agli infermieri, ma anche a chi ogni giorno pulisce e sanifica i nostri ospedali e le nostre ambulanze. Grazie a chi lavora in quegli esercizi che sono rimasti aperti (supermercati, negozi di alimentari e prodotti domestici, farmacie, tabaccherie ecc). A chi tutti i giorni pulisce le nostre città e raccoglie i nostri rifiuti, agli uffici che sono rimasti aperti per garantire che il nostro sistema potesse andare avanti”.

“Un immenso ringraziamento va poi a chi garantisce quotidianamente la nostra sicurezza, alle forze dell’ordine e a tutti i volontari che ogni giorno si adoperano per aiutare in particolare tutti coloro che sono fragili, magari soli e bisognosi. Quello che stiamo vivendo è un momento particolarmente difficile, è vero, ma sono certo che Albenga riuscirà a rialzarsi e ripartire grazie all’impegno di tutti noi”.

Il sindaco di Tovo San Giacomo Alessandro Oddo: “È vero, bisogna avere fiducia nel futuro, ma oggi, nella Festa dei lavoratori, si presenta davanti a noi un orizzonte pieno di incognite e molto complicato. Sono necessarie azioni concrete per aiutare chi rischia di perdere il lavoro o nemmeno di trovarlo. Buona Festa dei Lavoratori quindi a chi difende il suo posto di lavoro, a chi lo sta cercando e a chi da precario esige eguali diritti: perché il lavoro è soprattutto dignità”.

Il primo cittadino di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa: “È passato solo un anno dal primo maggio 2019, ma sembra passato un secolo. Lo stato d’animo di quel giorno era ben diverso da quello di oggi. Quella che non è cambiata è la voglia di andare avanti per cercare di costruire qualcosa di buono e di duraturo. Questa emergenza ci ha messo a dura prova spazzando via molte nostre certezze. Oggi è la Festa dei Lavoratori e mi auguro possa essere un momento di riflessione per tutti ma in particolare per il nostro governo affinché intraprenda il prima possibile iniziative concrete a sostegno di tutti i comparti e di tutti i lavoratori. Basta incertezze e basta misure inadeguate. Se non vi sarà un cambio di rotta netto, finita l’emergenza sanitaria avremo da affrontare un’emergenza sociale dalle conseguenze potenzialmente ancora più gravi. L’Italia ha bisogno di un segnale forte e deciso, gli italiani, da parte loro, si rimboccheranno le maniche come hanno già dimostrato di saper fare. Buon primo maggio a tutti”.

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