Savona. L’Istituto Ferraris-Pancaldo di Savona è salito sul gradino più alto del podio nella fase provinciale della competizione Premio nazionale scuola digitale 2020 con il progetto “Cicerone”, sbaragliando la concorrenza di sei scuole finaliste della provincia. Questa iniziativa vedrà gli studenti savonesi impegnati a breve nella fase regionale; la competizione prevede altresì uno step nazionale finale.
È stato un robot “intelligente”, realizzato nell’arco di due anni, da circa venti studenti di diversi indirizzi tecnici, con un avvicendamento generazionale, sapientemente guidati in questo lungo percorso dai loro docenti, Cesare Casirati, Lino Addiego, Renzo Gagliardo e Mauro Faccenda, a far vincere mille euro alla scuola.
La giuria, mercoledì scorso, composta tra gli altri da dirigenti scolastici, dirigenti dell’ufficio scolastico provinciale e dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Savona, Ileana Romagnoli, ha stabilito il vincitore attraverso il collegamento internet, dal momento in cui vige ancora il distanziamento sociale.
Lo scopo della creazione di questo robot è stato quello di dare vita ad una guida per le persone all’interno di spazi museali ed espositivi, ma il debutto lo farà in occasione degli open day, organizzati dalla scuola, quando il piccolo strumento farà da “Cicerone” alle famiglie e ai futuri allievi all’interno della struttura scolastica.
Il robottino, grazie a due interfacce, una visiva e una uditiva rappresentata dall’intelligenza artificiale di “Alexa”, è in grado di muoversi in ambienti non conosciuti grazie a un sensore laser che costruisce l’ambiente e traccia una rotta in modo autonomo. Il principio utilizzato è lo stesso, sicuramente meno sofisticato, di alcuni robot che sono stati impiegati in diversi ospedali per monitorare i malati di Covid-19.
“È stata un’esperienza formativa importante – ha detto uno dei protagonisti di questo progetto, Gabriele Jagulli della 5ªG, nell’intervista a Radio Ferraris-Pancaldo sempre aperto – che ci ha richiesto un ulteriore aggiornamento delle competenze tecniche al di là di quelle fornite dalla scuola. Ci ha anche consentito di interconnetterci trasversalmente con gli atri indirizzi tecnici, meccanici, elettronici, informatici ed elettrotecnici che parlano tra loro un linguaggio diverso. ‘Cicerone’ ci ha insegnato ad adattare la nostra capacita di apprendimento anche a livello linguistico”.
Infine, il robottino avrebbe dovuto essere impiegato anche per il progetto teatro del Ferraris-Pancaldo perché è versatile e si può applicare a diversi ambiti.