Pietra Ligure. Secondo il consigliere di minoranza del gruppo “Sara Foscolo Sindaco” Mario Carrara, sarebbero due le notizie degne di nota (una “bella” e una “brutta”) relative al consiglio comunale che si è svolto ieri, venerdì 8 maggio, nella sala consiliare del comune di Pietra Ligure.
“Una bella – spiega Carrara – è l’approvazione all’unanimità dell’Ordine del giorno presentato dal sottoscritto, in esito alla discussione sulla sua mozione sulla richiesta di riapertura dell’ex Mios di Santa Corona; il consiglio ha approvato l’ordine del giorno all’unanimità e lo stesso ordine del giorno é stato fatto proprio e sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari. L’intento del documento approvato, oltre che essere una chiara ed inequivocabile presa di posizione sulla opportunità del provvedimento da parte di tutto il Consiglio pietrese, risiede nel coinvolgimento dei Comuni dell’ASL II, in modo che, diventando “patrimonio condiviso” di tutto il territorio, esso possa costituire opera di persuasione e convincimento nei confronti dell’assessore alla sanità regionale, Sonia Viale a rivedere la propria posizione, che negava la riapertura, adducendo motivi tecnici”.
“Un’altra notizia, invece, brutta – spiega il consigliere di minoranza -. Il respingimento della Mozione a firmata dal sottoscritto, che chiedeva al Consiglio di impegnare il Sindaco De Vincenzi e la giunta alla riduzione della pesantissima pressione fiscale di quei tributi comunali, il “peso” dei quali é a discrezione del Comune nell’ambito di un minimo ed un massimo. In particolare, si chiedeva l’impegno ad abbassare la TARI di un importo compreso tra il 30 ed il 50%, non essendo giusto far pagare la tassa sui rifiuti, su base annuale, ad esercizi pubblici e commerciali che non ne hanno ‘potuto’ produrre perché sono stati chiusi per tre mesi su provvedimento delle autorità; con queste stesse motivazioni, si chiedeva la diminuzione della Tosap dal 30 al 50% perché non é giusto far pagare il suolo pubblico per dehors e esposizioni commerciali a chi non ne ha potuto usufruire”.
“Si richiedeva – continua Carrara – la diminuzione dell’IMU, a Pietra Ligure, ai massimi livelli possibili di pressione, che quest’anno sarebbe arrivata ben all’ 11,40×1000, portandola in riduzione all’8×1000. Ciò perché non é giusto che chi possiede una casa e per mesi non solo non ha potuto abitarla, ma neanche ha potuto avvicinarsi al territorio regionale, debba pagare una pesantissima imposta calcolata su base annuale. Tuttavia, il sindaco, ha respinto la proposta perché, a suo dire, non può impegnarsi a ridurre la pressione fiscale fintantoché non sarà più chiara la situazione, al fine di non mandare in tilt le finanze del comune. Ciò, nonostante avessi dato la disponibilità a modificare il dispositivo della sua mozione, togliendo dalla stessa tutti gli importi indicati ‘in riduzione’ e sostituendoli con un generico, ma concreto, impegno alla riduzione dei tributi, da comunicare e discutere in un prossimo consiglio comunale”.
“Ancora una volta, al di là delle tante belle parole di ‘comprensione’ per la difficile situazione economica di tante famiglie e di tante chiacchiere gratuite (perché non costano niente) di solidarietà per quanti si trovano in difficoltà finanziaria provocata dalle misure contro il Coronavirus, ha prevalso la logica del ‘bilancio’ e dei conti; si continua, coerentemente con la politica governativa PD/5ST, di cui questa Amministrazione dimostra di essere un epigono, a far prevalere la logica del ‘rinvio’ e della sospensione ma senza operare aiuti effettivi e concreti di abbattimento e riduzione effettiva degli importi dei tributi. Il consiglio comunale di Pietra Ligure aveva la possibilità di operare concretamente e di dimostrare di stare dalla parte di chi si trova in difficoltà (ricordiamo che, quest’anno, per legge, l’IMU potrebbe essere addirittura azzerata), ma ha preferito non farlo” conclude Carrara.