Provincia. Capitolo piano provinciale rifiuti: eravamo rimasti al 28 febbraio scorso, prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus, con la convocazione dell’assemblea dei sindaci che, dopo aver approvato la delibera sull’Ambito Unico (ratificata anche dal Consiglio provinciale), era chiamata a discutere sul provvedimento conseguente di affidamento in house del servizio di raccolta e stabilire i Comuni capofila.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri è tornato sull’iter amministrativo in una videoconferenza con i comuni sopra i 10 mila abitanti e con le amministrazioni comunali con società municipalizzate che svolgono attualmente il servizio, ovvero Finale Ligure (con la Finale Ambiente) e Albisola Superiore (con la Albisola Servizi).
“Stiamo discutendo e lavorando su una bozza di documento che possa concludere il percorso che era stato avviato prima della fase emergenziale legata al Covid-19 – sottolinea il presidente Olivieri -. Non appena sarà possibile convocheremo una nuova assemblea dei sindaci (spero già entro una quindicina di giorni) e il Consiglio provinciale che dovrà approvare una seconda delibera, necessaria per concretizzare e rendere operativo l’Ambito Unico già stabilito per il nostro territorio. Il documento, infatti, dovrà poi essere presentato e approvato dai vari Consigli comunali”.
La novità che è stata confermata in un recente incontro con l’assessore Giacomo Giampedrone nell’ambito del Comitato regionale sui rifiuti riguarda le tempistiche: il servizio unico integrato, infatti, sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1 gennaio 2021. Ora, con quanto successo a seguito della pandemia e delle misure restrittive, la Provincia di Savona (ma anche le altre Province liguri) hanno chiesto una proroga.
Salvo intoppi lo slittamento richiesto sarà sottoscritto dalla Regione, quindi i tempi indicati sono stati stabiliti per settembre-ottobre 2021 (facendo passare la prossima estate): “Un passaggio necessario sotto il profilo amministrativo e delle procedure da mettere in campo” sottolinea ancora il presidente Olivieri.
Il rinvio, inoltre, si rende necessario anche alla luce dell’affidamento in house del servizio ad un unico soggetto (la Sat Servizi Ambient Territoriali Spa), il quale a sua volta dovrà avviare le pratiche aggregative con le due municipalizzate indicate sopra, ovvero Finale Ambiente e Albisola Servizi: le prime trattative erano già state avviate precedentemente all’emergenza sanitaria, ma si sono stoppate e da qui ai prossimi mesi si dovranno sviluppare portando ad una soluzione condivisa. In questo nuovo asset è opportuno ricordare che Savona, e quindi la municipalizzata Ata spa, è esclusa dall’Ambito Unico e seguirà un cammino differente, almeno per il momento.
“In questo iter amministrativo è stato già indicato il ruolo e la funzione di coordinamento che dovrà avere l’ente provinciale, per questo agiremo il più velocemente possibile per concludere positivamente questo percorso e definire così la nuova governance del ciclo dei rifiuti nel savonese: l’obiettivo rimane quello di riorganizzare il settore, favorendo economie di scala, ottimizzare e razionalizzare il servizio di raccolta, implementando al tempo stesso i livelli di differenziata e arrivando ad una riduzione delle tariffe per i cittadini” conclude il presidente della Provincia.