Preoccupazione

Ospedale di Cairo, il PD valbormidese: “Silenzio assordante irrispettoso dei cittadini”

"Spiace che membri della giunta regionale insultino i consiglieri che propongono soluzioni"

partito democratico valbormida

Valbormida. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha emesso una nuova ordinanza , che consente  una più ampia circolazione delle persone e lo svolgimento di attività  motorie e sportive e anche la raccolta funghi in tutta la regione, mentre ci si appresta all’ imminente riapertura delle attività commerciali e turisticho ricettive.

“Su questo  non vogliamo esprimere giudizio in questo momento – comunica in una nota la sezione valbormidese del Partito Democraziono – ma prendiamo atto che anche in questa ennesima ordinanza ci si trova di fronte al  silenzio assoluto  sulla questione dell’ ospedale di Cairo Montenotte”.

“Quando molti amministratori locali di altri territori si spendono per la riapertura dei servizi ospedalieri – spiegano – in ValBormida aleggia un silenzio assordante sulla questione. Inoltre l’ampliamento di molte attività, rispetto alla fase precedente, produrrà un aumento degli accessi al pronto soccorso della provincia, anche per banali traumi o malori, che intaseranno gli stessi e graveranno  molto anche sulle pubbliche assistenze per il trasporto di codici verdi  che potrebbero essere gestiti a Cairo. Altra mancanza, a nostro avviso molto grave, è che in una fase delicata come questa che prevede la possibilità di ulteriori spostamenti, è viste ancora le costanti problematiche di contagio in ValBormida, nelle rsa e non solo, non sia stato convocato un  distretto socio sanitario valbormidese  in conferenza dei sindaci per affrontare e programmare  questioni così importanti”.

Spiegano i democratici: “Cosi come i gruppi gsat, formati da medici ed infermieri,  che hanno il compito di presa in carico del paziente a domicilio e  per quanto promesso e ripromesso dall,’Assessore alla sanità Sonia Viale, non si vede traccia. Spiace che membri della giunta regionale insultino i consiglieri che propongono soluzioni e etichettino le petizioni civiche come teleguidate, invece di dare risposte”.

“Noi, a costo di essere ripetitivi, continueremo a chiedere  risposte certe sui tempi e modi della riapertura del punto di primo intervento e sulla ripresa delle visite e delle terapie nel nosocomio Cairese e sulla gestione dell’ emergenza del territorio. Manca totalmente una politica  sul tema sanitario. Questo assordante silenzio è una mancanza di rispetto per tutti i cittadini Valbormidesi che non è più accettabile” concludono.

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