Genova. “Fratelli e sorelle carissimi nel giorno in cui viene resa pubblica la notizia della mia elezione a vescovo della chiesa di Dio che è in Genova, mi rivolgo a voi con le parole di San Francesco: ‘Il Signore vi dia pace’”. Con queste parole è iniziata la lettera inviata ai fedeli genovesi dal nuovo arcivescovo, Marco Tasca (qui il “ritratto”), nel giorno dell’ufficializzazione della sua elezione come guida pastorale dell’arcidiocesi di Genova.
“Ed è proprio nella pace del risorto che saluto fraternamente il vescovo Angelo che fino a questo momento via guidati e condotti sulla via del Vangelo – ha continuato la missiva letta alla stampa dal suo predecessore Bagnasco – con molta semplicità vi confido che da qualche giorno il mio cuore è colmo di trepidazione per l’inattesa notizia e al contempo mi abita la serena certezza che il pastore guida delle nostre anime, il signore Gesù, riempie di gioia Pasquale la nostra esistenza e ci conduce al padre”.
Tasca succede proprio al cardinale Angelo Bagnasco, che ha salutato la Chiesa genovese dopo esserne stato alla guida per quasi 14 anni, gli ultimi due grazie a una proroga concessa da Papa Francesco. Fu nominato nel 2006 da papa Benedetto XVI, e Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia per raggiunti limiti di età.
Genova è la città dove Bagnasco è cresciuto pur essendo nato altrove, perché i genitori erano sfollati di guerra. La giovinezza in centro storico, poi l’ingresso in seminario, fino alla cattedra di San Lorenzo e alla presidenza della Cei e dei vescovi europei, ruolo che manterrà fino alla fine del 2021. “Il rapporto della chiesa di Genova e del suo arcivescovo con la città a Genova è molto particolare, non oso dire unico perché non lo so – ha raccontato – ma il rapporto con il mondo operaio purtroppo in Italia non è così da nessuna parte e quindi il rapporto di fiducia e di affetto con la città è la prima parola che arriverà al nuovo arcivescovo”.
Con Mario Tasca il passaggio di consegne vero e proprio avverrà col cosiddetto “possesso canonico”, da eseguire entro tre mesi, ma prima dovrà avvenire la consacrazione a vescovo. Nel frattempo Bagnasco rimarrà come amministratore canonico. “Ci siamo sentiti per telefono ripetutamente, anche lui è in trepidazione come me quando dovevo venire a Genova o Pesaro. E’ naturale, fa parte della vita. Bisogna affidarsi alla Provvidenza, e questo è il suo atteggiamento fondamentale”.
Anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’intera giunta regionale hanno salutato l’arrivo del nuovo vescovo di Genova: “In questi anni – ha commentato Toti – il cardinale Bagnasco è stata una figura di riferimento per i liguri e i genovesi, una voce sempre attenta e presente nei tanti momenti difficili che abbiamo vissuto come comunità, dalle alluvioni alla mareggiata, dalla tragedia di ponte Morandi fino alla pandemia: da parte nostra un saluto e un sentito ringraziamento a Bagnasco, e un benvenuto al nuovo vescovo Marco Tasca, con l’auspicio di potersi incontrare presto”.
Questo il pensiero di Sonia Viale, vicepresidente di Regione e assessore regionale alla Sanità: “Porgo un cordiale benvenuto al nuovo Arcivescovo di Genova Padre Mario Tasca. Sono certa che continuerà la collaborazione che in questi anni vi è stata con la Chiesa di Genova in particolare per la parte di mia competenza come assessore alla sanità ed alle politiche sociali. Un sentito ringraziamento al Cardinale Angelo Bagnasco per la Sua guida e la Sua presenza anche nei momenti più drammatici che abbiamo vissuto”.
Eraldo Ciangherotti, consigliere di Forza Italia ad Albenga e consigliere provinciale di Savona ha dichiarato: “È molto significativo che il primo Papa che ha scelto di chiamarsi con il nome del Santo di Assisi abbia voluto dare al capoluogo ligure la figura di un frate conventuale che è stato Ministro Generale dell’Ordine e quindi successore di San Francesco. Suona come una conferma di una linea di stile e di percorso che il Santo Padre intende dare alla Chiesa. Speriamo che il nostro arcivescovo metropolita frà Tasca presto venga a visitare la città di Albenga per salutare la Patrona della diocesi, custodita proprio nel santuario francescano di Pontelungo”.