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Mafia, 91 arresti: nel mirino anche gare truccate all’ippodromo di Villanova d’Albenga

Maxioperazione della Guardia di Finanza di Palermo, nel mirino due storici clan di Cosa Nostra

Villanova d’Albenga. C’è anche un 48enne di Villanova d’Albenga tra gli arrestati nella maxioperazione “Mani in Pasta” del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, che dalle prime luci dell’alba, con il supporto del Comando Provinciale di Palermo e di altri reparti sul territorio nazionale, sta dando esecuzione a ordinanze di custodia cautelare e sequestro preventivo, emesse dal Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti 91 persone, nonché di un vasto patrimonio immobiliare e mobiliare del valore di circa 15 milioni di euro.

A finire in manette 91 tra boss, gregari, estortori e prestanome dei due storici clan palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella. Il maxiblitz è stato coordinato dalla Dda di Palermo guidata da Francesco Lo Voi. In manette sono finiti esponenti di storiche famiglie mafiose palermitane come i Ferrante e i Fontana. Le accuse contestate sono a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, ricettazione, riciclaggio, traffico di droga, frode sportiva e truffa.

L’inchiesta ha svelato gli interessi delle due famiglie di Cosa Nostra negli appalti e nelle commesse sui lavori eseguiti ai cantieri navali di Palermo, nelle attività del mercato ortofrutticolo, nella gestione delle scommesse online e delle slot-machine, oltre che in quella “storica” del traffico di droga e nelle corse dei cavalli. Lunghissima la lista delle attività commerciali sottoposte al racket del pizzo.

Impegnati 500 uomini delle Fiamme Gialle, con l’appoggio di un mezzo aereo e di unità cinofile addestrate per la ricerca di armi, stupefacenti e valuta. Le operazioni sono in corso in Sicilia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Campania e Liguria: nelle intercettazioni, infatti, sarebbe emersa anche l’esistenza di gare truccate presso vari ippodromi italiani, tra cui quello di Villanova d’Albenga. Secondo quanto scoperto dalle Fiamme Gialle alcuni fantini sarebbero stati contattati o addirittura corrotti per non vincere le competizioni. In altre telefonate si parla della possibilità di dopare i cavalli.

Per questo tra i 91 arrestati c’è anche un 48enne di Villanova d’Albenga, Massimiliano Regge, la persona che materialmente avrebbe avvicinato i fantini per condizionarne la condotta di gara. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari. Sia il Comune che la società Ippodromo dei Fiori Spa hanno preso le distanze, dichiarandosi parte lesa e annunciando azioni legali (clicca qui per l’articolo).

Tra gli arrestati c’è anche ex concorrente del Grande Fratello: si tratta di Daniele Santoianni, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di fare da prestanome in una società per la vendita del caffè. Avrebbe avuto un ruolo nel riciclaggio di soldi fra Palermo e Milano dove da qualche anno si erano spostati gli interessi dei Fontana.

I clan sono pronti ad approfittare della situazione attuale – scrive il Gip nell’ordinanza – sono sempre pronti a dare la caccia ad aziende in stato di necessità. Con la crisi di liquidità di cui soffrono imprenditori e commercianti, i componenti dell’organizzazione mafiosa potrebbero intervenire dando fondo ai loro capitali illecitamente accumulati per praticare l’usura e per poi rilevare beni e aziende con manovre estorsive, in tal modo ulteriormente alterando la libera concorrenza”.

Fonte Tp24.it

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