Valbormida. Nuovo direttivo per il Leo Club Valbormida che nella serata di giovedì sera ha eletto in via telematica a causa del Covid-19 le cariche per il prossimo anno sociale che partirà dal 1 luglio 2020.
Confermato alla presidenza il ventunenne cairese Filippo Robaldo, i cui vice saranno in ordine Jacopo Garrone e Alessandro Ghiglia, segretaria Veronica Lambertini, tesoriere Samuele Dotta, cerimoniere Alberto Di Prima, addetto ai rapporti Leo-Lions Giulio Russo, addetto stampa e social media Simone Paccini ed infine i consiglieri Filippo Ferraro, Marianna Russo e Samuele Rizzo.
“È stato l’anno più inteso che ho vissuto all’interno del Club, forse perché ci ha toccato di più a livello personale – racconta la nuova segretaria Veronica Lambertini – Ho conosciuto realtà che non credevo necessitassero di così tanto aiuto. Tra queste ricordo Villa Sanguinetti, a cui abbiamo donato alcune sedie per l’ufficio. L’accoglienza che ci hanno riservato i ragazzi, come ci hanno fatto entrare a contatto della loro vita quotidiana è stato personalmente il momento più bello dell’anno”.
“Spero che le persone non ci vedano solo come il gruppo di Cairo Medievale che vende la sangria – continua Lambertini – ma che capiscano che siamo un gruppo di amici che hanno reale voglia di mettersi a disposizione per il territorio. Saremo sempre alla ricerca di associazioni e strutture da aiutare, ma speriamo anche che chi ha bisogno si faccia avanti, siamo un gruppo di supporto che non vede l’ora di dare il proprio contributo e regalare qualche sorriso”.
Numerose sono state le iniziative del Leo Club Valbormida che ha cercato di dare un aiuto a diversi settori, come l’infanzia donando materiale scolastico ai bambini o la disabilità grazie al progetto “Vuoi il mio posto? Prendi la mia disabilità”, che ha previsto l’installazione di alcuni cartelli sulle strade della città di Cairo Montenotte per sensibilizzare i cittadini. Neanche il Covid–19 li ha fermati, grazie alla collaborazione con il Lions Club Valbormida, infatti, sono stati donati 500 camici monouso alla Croce Bianca di Cairo ed è stato dato un contributo economico alla Croce Bianca di Dego.