Tributo

Gli alunni della scuola primaria di Sant’Ermete reinterpretano i capolavori d’arte: riconoscimento del Getty Museym di Los Angeles

Il museo ha pubblicato tre opere sulla propria pagina, con grande soddisfazione di bambini, genitori e maestre

Vado Ligure. “Come conservare il senso di appartenenza, la partecipazione, l’empatia, il coinvolgimento, l’amicizia, le interazioni che caratterizzano la vita scolastica?”. Se lo sono chiesto le insegnanti della scuola “Don Milani” di Sant’Ermete, piccolo plesso facente capo all’istituto comprensivo di Vado Ligure. Una “piccola scuola, con poco più di cinquanta bambini e le insegnanti hanno fatto in questi anni dell’attenzione alle relazioni e dell’inclusività il loro cavallo di battaglia”.

In questi mesi le maestre hanno cercato di tenere in piedi diversi canali comunicativi, consce che il loro principale obiettivo, oltre a proseguire nello svolgimento delle attività didattiche, fosse quello di far sentire la loro vicinanza ai bambini e alle famiglie, spesso provate da difficoltà lavorative, economiche e sociali. Le insegnanti hanno quindi creato delle classi virtuali utilizzate per la didattica vera e propria e contestualmente hanno cercato di coinvolgere gli alunni in iniziative meno formalizzate e sicuramente più creative.

Tra queste, hanno accolto il contest lanciato il 25 marzo dal Getty Museum di Los Angeles e hanno invitato bambini e genitori a riprodurre in maniera casalinga il loro quadro famoso preferito. L’idea ha avuto successo e quasi tutti i bambini di seconda e terza si sono cimentati nell’impresa, pubblicando le foto prima sulla bacheca virtuale di classe e quindi sulla pagina Facebook della scuola primaria “Don Milani” di Sant’Ermete, sulla quale era stato creato un evento che recita “Benvenuti nella nostra mostra virtuale… vi condurremo in un percorso tra le nostre riproduzioni di opere d’arte più o meno famose. L’ingresso è gratuito. Buona visita dai bambini delle classi 2^ e3^.”

Sulla pagina sono state caricare riproduzioni di quadri famosi che spaziano dal Rinascimento all’Impressionismo, dall’astrattismo al Surrealismo, dalle nature morte ai ritratti.
Guardando le diverse “stanze” della mostra in cui le opere sono state suddivise, si ha l’impressione che gli autori si siano davvero divertiti a riprodurre ambientazioni e particolari, sperimentando materiali casalinghi e utilizzando diverse tecniche tra cui i mattoncini Lego.

E, dulcis in fundo, il riconoscimento è arrivato anche dal Getty Museum, che ha pubblicato tre opere sulla propria pagina, con grande soddisfazione di bambini, genitori e maestre.

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