Il sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello torna a ribadire che sull’apertura di spiagge libere e attrezzate occorre la massima attenzione e un lavoro comune tra i sindaci e la Regione per definire organizzazione e strumenti adeguati o si rischia di tornare alla Fase 1.
“Non basta qualche steward a garantire la sicurezza quando migliaia di persone raggiungeranno le nostre località” dichiara il primo cittadino, commentando le misure annunciate dal governatore Toti senza aver consultato i sindaci che poi si troveranno a dover gestire una situazione esplosiva senza avere il tempo e gli strumenti per gestirla.
“Il tema delle spiagge, lo diciamo è un tema delicatissimo che richiede grande attenzione e organizzazione e che riguarda molteplici categorie: i sindaci, gli stabilimenti balneari, gli albergatori, i proprietari delle seconde case, i turisti e i liguri”.
“Il 18 maggio è tra una settimana e chi dovrà gestire il tutto ha il diritto di sapere chi sono, quante saranno e da chi dovranno essere pagate le persone che dovranno gestire le spiagge, a che titolo potranno impedire gli accessi e in che modo, come si relazioneranno con le forze dell’ordine e a che titolo allontaneranno i bagnanti in eccesso” aggiunge Arboscello.
“Dove si accalcheranno i bagnanti che non troveranno posto nelle spiagge non è dato sapersi, anche perchè vige il divieto di assembramenti ed il rispetto della distanza sociale”.
“Forse il presidente Toti è abituato ad andare comodamente al mare in qualche stabilimento chic, non è mai stato in una delle nostre spiagge libere in un weekend di luglio o agosto e quindi non ha ben chiara la situazione ma se non ci ascolta per trovare insieme una soluzione ci vedremo costretti a chiudere le spiagge per proteggere i bagnanti sia liguri che no dal frequentare litorali non sicuri rispetto ai rischi che la pandemia ci ha insegnato a controllare” conclude il sindaco di Bergeggi.