Meglio attendere

Elezioni regionali a luglio, le Sardine: “Il voto in autunno sarebbe più sicuro”

Il movimento critica la richiesta di Toti: "Votare il prima possibile potrebbe mettere in pericolo diverse categorie"

Generica
Foto d'archivio

Savona. La sezione ligure del movimento 6000 Sardine interviene in merito alla richiesta del governatore Giovanni Toti di svolgere nel mese di luglio le elezioni regionali 2020.

“Ci siamo interrogati sulla reale necessità di andare al voto in luglio e sinceramente non abbiamo trovato neppure un buon motivo per giustificare la fretta del presidente Toti – affermano i portavoce di 6000 Sardine – Siamo a tutti gli effetti ancora in una pandemia da cui possiamo difenderci solo evitando i contatti fisici. Stiamo centellinando le uscite se non per le vitali necessità e dovremmo creare assembramenti per recarci alle urne?”.

“Votare il prima possibile – proseguono -, come richiesto dal presidente, potrebbe mettere in pericolo diverse categorie: gli scrutatori dei seggi a contatto tutto il giorno con l’utenza, le forze dell’ordine obbligate a piantonare 24 ore su 24 il seggio fino alla fine delle operazioni e tutti gli addetti ai lavori impiegati nella macchina elettorale. Il problema è che ai seggi si creerebbero pericolosi assembramenti e tutti noi ci troveremmo nella situazione di dover decidere se tutelare il nostro diritto alla salute, restando a casa, e il nostro diritto di voto, recandoci alle urne”.

“Far spostare fisicamente i nostri anziani per accompagnarli ai seggi – aggiungono -, peraltro nel pieno di una ripresa di tutte le attività produttive del Paese, sarebbe un gesto inopportuno per la loro stessa salute. Votare deve essere una scelta libera: è un diritto fondamentale per la nostra democrazia e deve poter essere esercitato in piena sicurezza. Un’elezione a luglio, per questi motivi, rischia di ottenere un risultato sfalsato rispetto alla reale volontà regionale della maggioranza degli elettori senza dimenticare che non ci sarebbe modo, in questa fase attuale dell’emergenza sanitaria, di assicurare lo svolgimento di una corretta e compiuta campagna elettorale. Non ci sarebbe modo di organizzare eventi pubblici e questo lederebbe il diritto democratico dei cittadini all’informazione e dei candidati di presentare a tutti i propri programmi. Non possiamo pensare ad una campagna elettorale supportata solo dai mezzi di comunicazione on line ai quali peraltro non tutti hanno accesso”.

“La tornata elettorale inoltre avrebbe dei costi che graverebbero ulteriormente sui bilanci delle amministrazioni e della Regione: in un momento in cui i nostri artigiani non riescono a riaprire le proprie attività, gli esercenti non hanno le finanze per adeguare i propri locali alle normative Covid ed alcune famiglie si trovano costrette a dover attingere ai ‘pacchi solidali’ per poter mangiare, pensiamo che le priorità di investimento dei quei denari siano altre. In prima istanza, il presidente Conte aveva posticipato ad ottobre tale data, perché reiterare la richiesta di voto anticipato? In autunno la curva dei contagi sarà scesa (dato che la Liguria vanta il terzo posto per il numero dei positivi) ed i nostri ospedali avranno un’operatività maggiore rispetto ad oggi. Tutte le evidenze scientifiche ci mostrano che il voto in autunno sarebbe senz’altro più sicuro. Quindi, presidente – concludono le Sardine -, perché votare a luglio?”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.