Regione. Al via lo stato di agitazione dei precari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. A proclamarlo, in una nota, è il CUB Pubblico Impiego.
“Puntiamo il dito contro il Governo che nel recente decreto Rilancio non ha stanziato alcuna risorsa per la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco precari – spiegano -. Una decisione che rappresenta l’ennesimo schiaffo in faccia a diecimila lavoratori privi dei più elementari diritti, lavoratori che reggono nei fatti le sorti dell’intero Comparto nazionale dei VVF del fuoco. Una decisione irresponsabile e incomprensibile anche agli occhi dei cittadini che in varie forme hanno espresso solidarietà e sostegno alla vertenza per la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco precari”.
“Da qui la decisione di mobilitare la categoria a livello nazionale proprio alla vigilia della stagione dove il rischio incendio è più elevato – continuano -. L’esperienza della pandemia Covid 19 non ha insegnato nulla al nostro Governo: bisogna investire in lavoro certo e tutelato per mettere in sicurezza il territorio e la vita dei cittadini. Il Governo deve capire che non siamo più disponibili a tollerare altri lutti e disgrazie: stabilizzare i diecimila Vigili del Fuoco discontinui è una scelta non più rinviabili”.
“La mobilitazione del personale precario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si è resa necessaria per la situazione di grave carenza d’organico in cui versa il Comparto nazionale dei VVF e per il mancato riscontro alle numerose richieste della scrivente O.S. di stabilizzazione diretta e straordinaria di tutti i Vigili del Fuoco precari discontinui anche in relazione alle numerose prese di posizione e di condanna della Commissione europea nel confronti dell’Italia per l’abuso di contratti a tempo determinato nella Pubblica amministrazione con particolare riferimento ai Vigili del Fuoco discontinui”.