Servizio e solidarietà

Coronavirus, federazione tabaccai: “Per noi poca considerazione nonostanti i servizi essenziali svolti nell’emergenza”

Le parole di Marco Pesce, presidente provinciale e regionale di FIT – Federazione Italiana Tabaccai

Savona. “I tabaccai si sono trovati coinvolti, loro malgrado, in mezzo ad una grave distrazione da parte del legislatore in questa emergenza, in quanto non si è data la necessaria attenzione ad una categoria tra le più deboli: quella dei bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie. In un primo momento in alcuni comuni della provincia veniva contestata l’erogazione del servizio di fotocopie e stampe: ma come avrebbero potuto svolgere i propri compiti i bambini che non essendo tenuti alle video-lezioni, necessitavano di supporto cartaceo, quando in molte famiglie italiane non è, peraltro, presente una stampante? Ancor di più, sappiamo quanto sia importante l’attività ludica in certe fasce di età, ebbene a tutt’oggi, dopo tre mesi di emergenza è ancora vietata la vendita diretta dei giocattoli presso i negozi di vicinato, anche se in realtà è tollerata solo se ad effettuarla sono, caso strano, i colossi dell’ecommerce”.

Così Marco Pesce, presidente provinciale e regionale di FIT – Federazione Italiana Tabaccai.

“I tabaccai sono stati lavoratori al servizio dello Stato e dei cittadini e durante l’emergenza si sono impegnati a mantenere aperte le loro attività e a venire incontro alle specifiche esigenze della clientela in questa situazione particolare, esigenze a volte d’importanza vitale. I tabaccai si sono impegnati ad erogare alcuni servizi cruciali per la cittadinanza: incasso F24 e bollette, pagamento utenze ed abbonamenti televisivi, prelievo contante ed altri, proprio quando i canali consueti erano poco utilizzabili a causa degli orari ridotti per l’emergenza e le code. Gli esercenti hanno eseguito ricariche di traffico telefonico soprattutto agli anziani, per far si che quest’ultimi non perdessero l’unico contatto possibile con i loro famigliari. I tabaccai hanno sfornato fotocopie di tutte le possibili versioni delle autocertificazioni, hanno venduto titoli di viaggio per i trasporti pubblici su gomma e rotaia, hanno fatto in modo che gli ospiti delle comunità psichiatriche potessero soddisfare le loro necessità nel consumo di tabacco”.

E ancora: “I tabaccai non si sono fermati qui, in questi giorni effettueranno la seconda distribuzione massiva di mascherine ai commercianti dei loro comuni, mascherine che a suo tempo la Regione Liguria ha messo a disposizione degli associati Confcommercio. I tabaccai di tutta la Provincia di Savona (250 rivendite circa) ci hanno messo la faccia e si sono protetti ed hanno protetto i loro clienti nel servirli, protetti nelle loro “trincee”. Ora hanno deciso di scendere ancor di più in campo, al fianco delle “vere prime linee” e quindi tappezzeranno di locandine le loro rivendite per dare il loro contributo, a 360 gradi, al Comitato “Amici del San Paolo”, che tanto ha fatto e tanto ancora sta facendo per aiutare i colleghi della struttura ospedaliera principale della Provincia: l’ospedale San Paolo di Savona”.

“Il ringraziamento dei tabaccai va al Dottor Giampiero Storti e a tutto il Consiglio direttivo del Comitato “Amici del San Paolo” affinché estendano un grande e sincero ringraziamento a tutte le “prime linee” di questa emergenza” conclude.

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