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Borghetto, il sindaco riapre parchi e spiagge: sì a bagno in mare e “tintarella”

"Le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto in tutti i casi dove ci possono essere possibili assembramenti o impossibilità di mantenere la distanza di 1 metro"

Borghetto Veduta Panorama

Borghetto Santo Spirito. Alla luce dell’ultima ordinanza emessa ieri dal governatore dalla Regione, Giovanni Toti, il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa ha disposto la riapertura di alcune aree di competenza comunale e la riattivazione di numerosi servizi.

“Ho riaperto i parchi, lasciate chiuse le aree giochi per i bimbi, consentita la ‘tintarella’ e il bagno in mare rispettando il distanziamento sociale – spiega Canepa – Le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto in tutti i casi dove ci possono essere possibili assembramenti o impossibilità di mantenere la distanza di 1 metro. Ho chiuso i bagni pubblici non potendo garantire costante e periodica sanificazione”.

Maggior libertà comporta anche pene più severe: si va da un minimo di 100 ad un massimo di 600 euro per il mancato rispetto (applicando il doppio del minimo o un terzo del massimo, la sanzione “tipo” sarà di 200 euro).

“Nei prossimi giorni emetterò ordinanza per consentire l’installazione del luna park, imponendo limiti e regole molto rigide sugli accessi”, conclude il sindaco.

In particolare, è stata disposta l’apertura dei parchi pubblici comunali. Resta tuttavia in vigore il divieto di utilizzo delle aree gioco attrezzate per bambini poste sia all’interno che all’esterno dei parchi pubblici. In caso di stazionamento sugli arenili è obbligatorio il mantenimento del distanziamento sociale: non devono rispettare tale vincolo i membri dello stesso nucleo familiare.

È tassativamente vietato creare assembramento mentre è consentito accedere al mare, praticare attività sportiva e attività motoria.

Resta in vigore l’obbligo di utilizzo delle mascherine, per tutte le persone, ogniqualvolta escano di casa per spostarsi in spazi chiusi pubblici e privati aperti al pubblico (ad esempio supermercati, negozi, banche, ufficio postale, servizi comunali) oltre che nei cimiteri, mercati all’aperto e sui mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea, taxi e noleggio con conducente e comunque in tutte le occasioni, anche in luoghi aperti e sulle pubbliche vie, in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. L’obbligo non si applica alle persone che non tollerino l’utilizzo delle mascherine a causa di particolari condizioni di salute (attestate da specifica certificazione medica), ai minori di 6 anni e alle persone che svolgono attività sportive.

Restano chiusi i bagni pubblici comunali, mentre in caso di utilizzo delle panchine e delle altre sedute collocate sul territorio comunale deve essere mantenuto il distanziamento personale di almeno un metro (tranne che tra membri dello stesso nucleo familiare).

Il personale dipendente di ogni attività (compreso quello comunale) nell’orario di lavoroe servizio deve adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, gli opportuni dispositivi di protezione individuale, l’uso di guanti dove prescritto, oltre ad effettuare costantemente l’igiene delle mani attraverso gel disinfettanti.

Coloro che saranno sorpresi a violare le disposizioni sindacali possono incorrere in una sanzione amministrativa da cento a seicento euro In caso di reiterata violazione la sanzione è raddoppiata.

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