Pensiamoci

Aurelia bis atto secondo, le responsabilità della Politica per terminarla in tempi brevi

La nomina di un commissario spetta alla ministra De Micheli. A Regione, Provincia e Comuni il compito di sollecitarla. I fondi ci sono, evitare lungaggini burocratiche

aurelia bis cantieri fermi

Albisola/Savona. L’interesse suscitato dall’ipotesi che abbiamo avanzato nel ‘Pensiamoci’ di domenica scorsa (3 maggio) sull’Aurelia bis ci spinge ad approfondire l’argomento dal punto di vista tecnico-burocratico. E ringraziamo tutti coloro che hanno manifestato la loro adesione a questa proposta.

D’altronde l’ipotesi di poter completare l’opera (già realizzata all’80 per cento) senza attendere i tempi lunghi di un nuovo appalto (da 1 a 4 anni solo per quello), considerato che i fondi per terminare l’Aurelia bis ci sono, è troppo ghiotta per lasciarla cadere.

Ci sarà perdonato il fatto che, in questo ‘atto secondo’ affronteremo solo gli aspetti della burocrazia, senza tornare a quelli più importanti come la vita delle persone che abitano lungo il percorso dell’arteria ancora monca (che corre da località Grana di Albisola Superiore a corso Ricci di Savona), i benefici che l’economia ne trarrebbe, gli indubbi vantaggi dal punto di vista del traffico e dell’inquinamento.

La nomina di un commissario sull’esempio del modello Genova, utilizzato per la realizzazione del ponte sul Polcevera, spetta al governo, e più specificamente al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, retto da Paola De Micheli.

La richiesta, dopo aver doverosamente informato e consultato il giudice fallimentare, dovrebbe arrivare dalle istituzioni savonesi, quindi Provincia e Comuni interessati, con l’appoggio della Regione, a meno che quest’ultima non decida di fare da capofila.

I politici che potrebbero (dovrebbero?) assumere l’iniziativa sono quindi il presidente della provincia Pierangelo Olivieri, i sindaci di Savona Ilaria Caprioglio, di Albissola Marina Gianluca Nasuti e di Albisola Superiore Maurizio Garbarini.

Evidente l’interesse che in particolare l’iniziativa potrebbe suscitare nella sindaca di Savona, senza dubbio il territorio più interessato a un rapido completamento dell’opera, e che tra l’altro sta portando avanti la pianificazione strategica della mobilità.

La parola alla politica, dunque, a tutta la Politica, e se per una volta fosse davvero intesa con la P maiuscola non sarebbe male, senza distinzione di parti.

Una mano potrebbe arrivare dal fatto che la ministra De Micheli conosce bene la Liguria, per tanti dei problemi che la interessano, e infatti era presente all’inaugurazione del ponte della Savona-Torino, costruito a tempo di record in sostituzione di quello franato sotto Madonna del Monte.

Assieme agli attori principali che abbiamo appena citato, non guasterebbe anche un aiuto da un più largo fronte costituito da parlamentari e consiglieri regionali di tutta la Liguria.

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