Savona. Così come i loro colleghi in Regione, anche gli esponenti della Lega in Comune a Savona sono contrari alla sperimentazione, in Liguria, della app Immuni. Un secco no arriva dall’assessore allo sviluppo economico Maria Zunato, dal vice sindaco Massimo Arecco e dall’assessore alla sicurezza Roberto Levrero.
“Questo governo prima fa le cose poi ci ragiona dopo con decreti e dpcm vari: ovvero il caos e nessuna garanzia per il cittadino. I dati personali sono estremamente sensibili, facilmente intercettabili e violabili col bluetooth, nonchè molto appetibili per multinazionali e fondi stranieri”, dice Zunato, la cui opinione è condivisa anche da Arecco e Levrero.
I tre esponenti del Carroccio rilevano come “anche il Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza) abbia significato criticità, tra le altre, sulla trasmissione dei dati”.
“Non dimentichiamo – prosegue Zunato – che dietro questa app ci sono fondi esteri notoriamente interessati al made in Italy, il che di per sè non sarebbe un male, tuttavia in questa fase delicata, i dati di cittadini ed imprese in difficoltà potrebbero facilmente essere acquisiti per un utilizzo diverso da quello per cui è nata l’app stessa, anche per responsabilità non sua, esponendo di fatto le nostre aziende ad un ulteriore rischio”.
“Ritengo quindi lodevole la posizione degli assessori e dei consiglieri regionali della Lega che, respingendo l’utilizzo dell’app, hanno nuovamente dimostrato concretezza e sensibilità”.