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Andora, via libera all’ampliamento gratuito dei dehors anche per le attività non alimentari

Lo ha deciso all'unanimità il consiglio comunale che ha approvato anche sconti sul canone delle occupazioni già esistenti e esenzioni totali per gli ampliamenti del settore alimentare

Andora. Potranno essere richieste già da questa mattina le autorizzazioni per ottenere gli ampliamenti gratuiti dei dehors. Ad Andora, inoltre, anche le attività commerciali del settore non alimentare, potranno esporre all’esterno i loro prodotti senza pagare l’occupazione del suolo pubblico.

Il consiglio comunale di Andora, che si è riunito appositamente ieri pomeriggio, ha ampliato con voto unanime, la portata del Decreto Conte: oltre ad approvare l’esenzione dal pagamento della Cosap per gli ampliamenti dei dehors già esistenti e per i nuovi che verranno richiesti, dà la possibilità che anche alle attività commerciali, come ad esempio i negozi di abbigliamento, di esporre la merce al fuori dei locali per agevolare l’applicazione delle norme sul distanziamento sociale. Il consiglio comunale ha approvato anche sconti sul pagamento anche per i dehors esistenti fino al 16,67. Il risultato è avvenuto grazie alla veloce modifica del regolamento edilizio e di quello sull’applicazione del canone di occupazione del suolo pubblico.

Già all’indomani del consiglio, ha precisato il sindaco Mauro Demichelis, i cittadini potranno scaricare dal sito istituzionale del Comune il modulo per richiedere le autorizzazioni agli ampliamenti e le nuove occupazioni. Il primo cittadino, ha auspicato che il Governo fornisca al più presto ai comuni la liquidità necessaria per intervenire in tutti i settori toccati dalla crisi e che hanno sospeso le attività in conseguenza del Covid-19.

Il consigliere delegato al commercio, Corrado Siffredi ha augurato buon lavoro alle attività che hanno riaperto i battenti e spiegato gli obiettivi della modifica normativa. “Siamo consapevoli che sia importante mantenere il distanziamento sociale in questa prima delicata fase di apertura – ha spiegato Siffredi – Era quindi necessario un aiuto concreto per fare in modo che gli esercizi riuscissero a mantenere la loro capienza e potessero allestire un numero di tavoli o postazioni pari a quelle precedenti rispettando tutte le norme previste dalle linee guida del loro settore”.

L’assessore alle finanze e ai tributi, Fabio Nicolini, ha lavorato per far quadrare i conti e per poter applicare gli sconti anche sulle occupazioni esistenti.

In pratica fino al 31 dicembre 2020 non sono soggetti al pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico gli ampliamenti delle occupazioni esistenti e le nuove occupazioni relative alle attività di somministrazione di alimenti e bevande finalizzate alla somministrazione, le attività alimentari artigianali e/o commerciali finalizzate al consumo sul posto, attività commerciali del settore non alimentare finalizzate ad esposizione.

“Queste attività – ha spiegato Nicolini – hanno diritto anche ad uno sconto del 16,67% dell’importo annuale della Cosap per le autorizzazioni già ottenute, corrispondente ai mesi di marzo e aprile. Gli importi relativi agli avvisi già spediti vengono rettificati dai contribuenti in autonomia al momento del versamento. Sono escluse le edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, ferramenta. Le attività di vendita di fiori e piante, abbigliamento per bambini, librerie, cartolerie, per l’anno 2020 sono soggette al canone occupazione con la riduzione del 8,34% dell’importo annuale, corrispondente al mese di marzo. Qualora il contribuente avesse già versato l’intera somma come da bollettino, la quota eccedente verrà rimborsata”.

Esenzione anche per le occupazioni temporanee che possono essere considerate “nuove” e quindi esenti dal canone solo se non siano già state formalmente richieste. In caso contrario, non è soggetto al pagamento del canone di occupazione suolo pubblico il solo ampliamento.

Per quanto riguarda le occupazioni temporanee dei cantieri, esse sono sospese per il periodo di sospensione dell’attività imposto da provvedimenti di carattere nazionale legati al covid-19. L’occupazione sarà prolungata senza maggiori oneri per un periodo di uguale durata.

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