Sanità

Alisa, Uil Liguria: “Giunta Toti quando decise di seguire il modello lombardo rese l’ordinario straordinario”

Alcune domande poste dal segretario Pittaluga alla Regione

sonia viale alisa

Liguria. “La nascita di Alisa, l’azienda ligure sanitaria, viene comunicata dalla giunta regionale venerdì 3 giugno 2016. Alisa affonda le sue fondamenta nel libro bianco della sanità – un roadshow tra territori, professionalità del settore e stakeholders dal gusto tipicamente propagandistico – pensato per ottenere una qualche condivisione sociale al progetto e per poter procedere a passo spedito verso la realizzazione del modello Liguria nella gestione della sanità”.

Ad avviare una riflessione su Alisa è il segretario confederale regionale Uil Liguria Alfonso Pittaluga, che continua: “Un modello costruito su un’intelaiatura lombarda sia negli uomini che nei metodi. La piccola Liguria risultava un obiettivo appetibile per gli interessi di un sistema lombardo nella sua versione al pesto. Quindi Alisa era il cuore del sistema, una monarchia posta al governo delle cinque Asl territoriali che venivano svuotate della loro autonomia gestionale a favore della nuova Alisa”.

Da qui Pittaluga elabora alcune domande: “Alisa è a tutti gli effetti un’azienda sanitaria locale, ovvero un ente della pubblica amministrazione italiana, destinato all’erogazione di servizi sanitari. Gli organi dell’Asl sono: il direttore generale, il collegio di direzione, il collegio sindacale. Quindi se Alisa è a tutti gli effetti un’azienda sanitaria per quale motivo fin dalla sua costituzione non si è dotata della figura del direttore generale prevista dalla legge dlgs. 30 dicembre 1992, n. 502, bensì della figura di un commissario straordinario?”

“E per quale motivo la gestione commissariale si è prorogata per quattro anni ovvero dalla costituzione di Alisa ad oggi? – prosegue il segretario di Uil Liguria – Il commissario straordinario, nell’ordinamento giuridico italiano, è un ufficiale di governo nominato per far fronte a incarichi urgenti o straordinari tramite un accentramento o un aumento dei poteri e un’azione in deroga”.

“Se anche la costituzione di una nuova Asl contemplasse ‘incarichi urgenti o straordinari’, da raggiungere attraverso ‘accentramento o aumento dei poteri’, consentendo ‘azioni in deroga’, il tempo concesso dalla Regione Liguria al commissario nominato per creare e gestire Alisa è stato ben al di sopra di quel carattere di straordinarietà che ne dovrebbe giustificare la prudente attivazione e la deroga alle forme ordinarie previste dalla legge. Solo a titolo di esempio, per una gestione commissariale per infiltrazioni mafiose bastano, generalmente. due anni. Alisa è commissariata da quattro anni, perché?”

“Una seconda domanda – aggiunge Pittaluga – Con la delibera della giunta regionale n. 612 del 16/07/2019 ad oggetto: proroga tecnica fino al 31/07/2020 degli incarichi di direttore generale delle Asl1 -3-4, IRCCS “Ospedale Policlinico San Martino” e dei commissari straordinari di Asl2 e di Alisa – contestuale nomina commissario straordinario Asl5,
la giunta regionale ha messo insieme ‘mele con pere’ individuando la suggestiva figura della ‘proroga tecnica’ degli incarichi apicali della sanità ligure” .

Continuano da Uil Liguria: “Vi si legge testualmente ‘considerato, altresì, che:

– il conferimento degli incarichi di direttore generale con le modalità di cui al D.Lgs 171/2016 comporterebbe che la durata degli stessi non potrebbe essere inferiore ai tre anni;

– le predette nomine sarebbero effettuate a meno di un anno dalla scadenza della legislatura (le precedenti elezioni regionali si tennero a maggio 2015), per modo che, stante la durata degli incarichi di direttore generale (da tre a cinque anni), tale circostanza condizionerebbe in modo rilevante l’indirizzo politico della futura giunta regionale, che vedrebbe preclusa la possibilità di individuare i direttori generali per almeno due anni dal suo insediamento; ritenuto, pertanto, di procedere ad una proroga tecnica della durata degli attuali incarichi di direttore generale e di commissario straordinario, conferiti o rinnovati in forza della normativa al tempo vigente, fino al 31 luglio 2020 come di seguito riportato:

– proroga dal 1.08.2019 fino al 31.07.2020 dei Direttori Generali di Asl 1, 3, 4;

– proroga dal 1.09.2019 fino al 31.07.2020 del Direttore Generale dell’IRCCS “Ospedale Policlinico S. Martino”;

– proroga dal 1.08.2019 fino al 31.07.2020 del Commissario Straordinario di Asl

– proroga dal 1.08.2019 fino al 31.07.2020 del Commissario Straordinario di Alisa

In sostanza si prorogano i contratti dei direttori generali delle Asl in carica fino alla scadenza della legislatura e si conferma il mantenimento del ruolo di commissario straordinario di Alisa esattamente con le stesse motivazioni e per lo stesso periodo degli altri direttori generali”.

“La giunta Toti ha dunque realizzato un interessante operazione: ha reso ordinario lo straordinario. Perché? – si chiede Pittaluga, poi – una terza domanda: per quale motivo durante la pandemia in corso la sanità regionale guidata da un gruppo dirigente, da un punto di vista contrattuale già in proroga tecnica, viene affidata ai ‘pieni poteri’ di un commissario straordinario a sua volta in proroga tecnica? Invitiamo la giunta regionale a rispondere a queste tre semplici domande”.

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