Alassio. Gli stabilimenti balneari ad Alassio sono all’opera in vista della stagione estiva: addio alle direttive Inail che imponevano una distanza di ben 5 metri tra un ombrellone e l’altro, ora con le disposizioni della Regione Liguria la distanza è stata accorciata a 3 metri: “Così possiamo partire e salvare l’estate” afferma il presidente dell’associazione dei bagni marini Emanuele Schivo, che aveva raccolto il grido di allarme di tanti colleghi che sarebbero stati impossibilitati ad aprire con linee guida così restrittive, considerati gli spazi di balneazione già ridotti ai minimi termini a seguito delle violente mareggiate che hanno colpito il lido alassino.
“Vogliamo ringraziare l’ente regionale per aver risposto alle nostre richieste, altrimenti per noi sarebbe stata la fine” aggiunge Schivo.
“Siamo in una fase di estrema organizzazione e allestimento degli stabilimenti balneari, con diretto riferimento alle stesse misure di sicurezza sanitaria da intraprendere, senza contare l’azione di ripascimento degli arenili che a seguito dell’emergenza e delle distanze diventa ancora più importante. Da questo punto di vista siamo sicuramente preoccupati per la mancanza dei fondi che dovevano arrivare, anche perchè il ripristino delle spiagge alassine è essenziale in termini di capienza“.
“Se è vero che ci saranno spazi ridotti, è altrettanto vero che il turista e il bagnante potrà godere di un servizio di maggiore qualità che siamo certi potrà venire apprezzato e valorizzato”.
“Noi come bagni marini lotteremo fino alla fine, fermo restando che i nostri sforzi e il nostro impegno sarà vano se non ci sarà un via libera sugli spostamenti tra le regioni: viviamo grazie alle presenze lombarde e piemontesi, sperando che si possano sbloccare anche i confini per avere ospiti dall’estero” conclude Schivo.
Il pensiero del presidente dei bagni marini alassini è in linea con quello di altri operatori balneari, anche oggi sulle spiagge per preparare una stagione ancora dalle mille incertezze, ma la voglia è tanta: “E’ chiaro che il provvedimento dei 3 metri fornisce una spinta ad aprire, altrimenti per il mio stabilimento di soli 18 metri sarebbe stata una follia in termini di economicità – afferma uno degli operatori -. Ora si comincia a ragionare, sperando che la situazione sanitaria si risolva e che ci possa essere il sospirato arrivo dei nostri tradizionali clienti”.
“L’accordo tra Regione e balneari sui 3 metri è un primo segnale, ma tra poca spiaggia e altre disposizioni sarà una stagione difficile, con diverse incognite e paure. Mancano i turisti? L’appello è quello di consentire gli spostamenti tra le regioni, solo così può iniziare la stagione turistica e balneare” conclude un altro operatore.