Parchi per vacanze

Turismo: campeggi e villaggi turistici pronti a riprendere l’attività

Il presidente dell'associazione ligure ribadisce le peculiarità che li rendono particolarmente sicuri

parchi per vacanze
Foto d'archivio

Savona. La questione legata alle vacanze estive, in particolare sulle modalità in cui verranno svolte, è uno degli interrogativi più frequenti in questo periodo. Sul tema interviene Mario Saccone, presidente dell’Associazione Parchi per Vacanze Liguri.

“Da più giorni ricevo telefonate dai miei colleghi e soci, i quali sono preoccupatissimi per la situazione creatosi con la pandemia del Coronavirus per la quale sono state emanate disposizioni tassative per cui i nostri clienti del Piemonte della Lombardia e della Liguria non possono spostarsi oltre le loro Regioni”.

“In ogni comunicato – prosegue – non si è mai parlato dei campeggi e villaggi turistici assimilandoci probabilmente agli alberghi ma con una grande differenza. Negli alberghi è possibile ospitare dipendenti e infermieri che lavorano nel paese in cui è sito l’albergo. Ora pur comprendendo le gravi difficoltà economiche anche per i nostri colleghi albergatori, mi pare, come lamentato dai colleghi gestori di campeggi stanziali, in Liguria denominati parchi per vacanze, che non siamo nella stessa situazione e cioè mentre nell’albergo vi è un’alternanza di clienti, nelle nostre strutture a carattere stanziale, i clienti hanno le loro caravan con eventuale preingresso e bagno privato di uso esclusivo loro, staccate l’una dall’altra, per cui non vi è un’alternanza di persone come nelle camere degli alberghi, infatti ogni famiglia è come fosse a casa sua, ogni casetta è distinta da quella del vicino ed è da questa considerazione che da più parti, compresi i clienti, si chiede per i campeggi stanziali la possibilità di ospitare, limitatamente nelle caravan stanziali i legittimi proprietari, vivendo ne più ne meno come nelle loro case, ma con più ampio respiro e sicurezza, poiché non sarebbero ammassati come nei casermoni di città”.

“Per quanto riguarda il bar-ristorante e spaccio di alimenti – aggiunge Saccone -, interni all’attività e ad esclusivo uso dei clienti, dovranno rispettare le disposizioni di legge pur garantendo una sanificazione dei luoghi percorsi da più persone. Si chiede quindi di poter ospitare i nostri clienti stanziali, eventualmente con certificati di negatività al coronavirus, anche per l’indotto che apporterebbero alle attività commerciali dei nostri paesi per approvigionarsi di quanto necessario per vivere ed alimentarsi”.

“Noi tutti confidiamo che questo appello venga preso in considerazione dal nostro assessore al turismo Berrino e dal presidente Toti per i nostri clienti ma anche per il personale attualmente sospeso, e per quell’indotto commerciale che oggi con la grave crisi generatasi da questa epidemia, potrebbe salvare dal fallimento tante attività commerciali già provate da anni di regressione” conclude il presidente dell’Associazione Parchi per Vacanze Liguri.

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