Lettera al direttore

Riflessione

Siamo i “civili” di una guerra batteriologica

di Matteo Canciani

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Da un giorno all’altro, e senza preavviso, ci siamo ritrovati in una situazione che nessuno di noi, mai, avrebbe pensato di doverla vivere, di dover essere i protagonisti di un evento che nessun essere umano, vivente, ha mai assistito.

Siamo spaventati, siamo inermi e siamo in mano agli “UFFICIALI” che, come tutti noi, si trovano e si son trovati a comandare una guerra senza avere la minima idea di come si possa annientare il nemico.

Ai nostri “SOLDATI”, quei medici infermieri volontari, va la nostra stima e gratitudine, la nostra riconoscenza e il nostro RISPETTO (non solo ora però ma anche quando saremo fuori da questa situazione). Sono stati mandati al “fronte” senza un’adeguato armamento, un armamento ridotto all’osso da tagli su tagli sulla sanità negli ultimi 20 anni da tutte le forze politiche italiane. Ma, pur sapendo che il nemico è più forte e sicuramente le avrebbe messi in difficoltà, hanno combattuto, stanno combattendo e purtroppo qualcuno di loro non ce l’ha fatta, riuscendo piano piano a portarci fuori da un’emergenza che non ha eguali con la dedizione la voglia e il carattere. GRAZIE, siete i nostri ANGELI!
Gli “UFFICIALI” ?

Non voglio puntare il dito, non me la sento!Facile parlare dalla parte di chi non ha sulle spalle la vita di 65 mln di persone, molto probabilmente, nessuno sa e avrebbe saputo comandare senza errori, nessuna classe dirigente politica ne sarebbe stata in grado. Era difficile prevedere un evento simile, non eravamo preparati.
Mi ha dato noia i soliti attacchi politici in un momento di difficoltà, quelli si, i conti si devono fare alla fine… o “impiccandoli” in piazza o facendoli diventare “imperatori”… ma oggi, più che mai, dobbiamo essere TUTTI UNITI!

Matteo Canciani

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