Borghetto Santo Spirito. Gianni e Stefano Malaspina, rispettivamente figlio e nipote del grande Giuseppe, non si sono dati per vinti in questo periodo che vede lo sport in grave difficoltà relativa alla pandemia causata dal Covid-19, e già guardano al futuro.
Sono i promotori di un ambizioso progetto, che riguarda la prestigiosa Scuola di Marcia Giuseppe Malaspina, il cui obiettivo è quello di diffondere la disciplina della marcia atletica ed il grande patrimonio storico e culturale che rappresenta, collaborando e coinvolgendo atleti, tecnici e semplici appassionati.
Giuseppe Malaspina, genovese, nato il 28 maggio 1910, è stato un marciatore ed allenatore di atletica leggera. Morì a Genova il 28 marzo 1982 all’età di settantadue anni; di lui scrisse in una lettera Pierluigi Villa elogiando il suo stile e le sue tecniche che sono state esempi nei manuali della specialità praticata da Malaspina.
La sua scuola di marcia nasce nel 1952; è stata definita da Abdon Pamich la prima vera scuola di marcia in Italia e vanta talenti come i fratelli Pamich, Sergio Cignoli, Antonio De Gaetano, Roberto Carbone e tanti altri bravi allievi marciatori. Inoltre Malaspina è stato allenatore anche dei fondisti Giuliano Verdina, Silvio De Florentis ed Ernesto Lagorio.
Tanti i maestri che hanno l’onore di essere i successori e rappresentare il grande Giuseppe nell’insegnamento della marcia. Si tratta di Claudio Asteggiano, presidente del Walking Project, responsabile per il Piemonte e tecnico; Piernicola Meloni, presidente del Team Endurance di Borghetto Santo Spirito, tecnico e referente della Scuola per la Liguria insieme a Stefano Malaspina; Eleonora Ferrara, vicepresidente del Team Endurance e responsabile Regione Liguria del settore Marcia della Libertas nonché tecnico; Alessio Giordana, responsabile per la Val d’Aosta e tecnico; Giancarlo Cuscunà, responsabile per il Friuli Venezia Giulia Pordenone e tecnico.
Fanno parte della scuola marciatori di livello quali Giorgio Padovani, Antonello Vizzari, Giuseppe Saponaro, Simona Architetto, Chiara Monetti e la piccola ma talentuosa Sara Meloni.
“L’obiettivo è quello di organizzare incontri, allenamenti, manifestazioni, discutere e promuovere la disciplina fra i giovani, raccogliere atleti e supportare talenti come è sempre stato nell’interesse di mio nonno Giuseppe – ha dichiarato Stefano -. Se non amate le cose semplici e volete provare uno sport per veri duri che vi dia soddisfazione, se siete appassionati di marcia e volete dare il vostro contributo, prendete contatto con i nostri referenti e o allenatori e venite a far parte della nostra famiglia. Partecipate numerosi!”.