Regione. “Valutare positivamente la partecipazione al programma di utilizzo del farmaco Remdesivir da parte della struttura malattie infettive dell’ospedale Policlinico san Martino” in relazione a pazienti positivi al Covid-19. Lo chiede la vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale in una lettera inviata oggi all’Aifa e alla casa farmaceutica, la Gilead di Milano.
L’assessore Viale allega alla lettera anche il documento in cui Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico, hub regionale per l’emergenza Coronavirus, sottolinea: “L’esperienza positiva registrata nei pazienti che hanno ricevuto terapia con Remdesivir e l’assenza di antivirali diretti con comprovata efficacia nei confronti di Sars-Cov-2 sottolineano l’importanza della partecipazione al programma di ‘uso expanded access di Remdesivir'” creato da Aifa e Gilead.
In particolare, Bassetti spiega che da fine gennaio, a seguito di nulla osta da parte del comitato etico regionale, è stato avviato presso il policlinico un programma di uso compassionevole del farmaco su pazienti Covid-19 positivi, con esito favorevole.
Il centro ha richiesto 21 trattamenti, di cui 11 sono stati approvati dall’azienda farmaceutica. Tuttavia, a causa dei tempi tecnici legati all’arrivo del farmaco e all’approvazione di ogni singolo trattamento da parte del comitato etico, sono stati somministrati solo 3 trattamenti, con un miglioramento delle condizioni cliniche in ciascuno dei pazienti trattati.
E il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta: “È una scelta che ci lascia esterrefatti quella di escludere il policlinico San Martino, uno dei primi ospedali d’Italia e la cui clinica universitaria di malattie infettive era già impegnata nella sperimentazione del Remdesevir, dall’utilizzo di questo farmaco secondo le nuove regole dell’Aifa. Mentre in alcune regioni sono stati scelti addirittura due siti di sperimentazione, alla Liguria, alla sua Università e al suo principale ospedale è stata negata questa possibilità”.
“Abbiamo chiesto ad Aifa di conoscere i criteri di tale scelta, perché, scorrendo l’elenco delle strutture accreditate, senza voler sminuire nessuno, riteniamo che il Policlinico San Martino abbia tutte le carte in regola per far parte dei primi dieci ospedali d’Italia individuati per la sperimentazione. Sosteniamo la protesta dei nostri medici specialisti e ci auguriamo che dietro tutto questo non vi sia una scelta politica difficilmente spiegabile ai cittadini sella Liguria”.
“Non stupisce – aggiunge il governatore – che Pd si schieri contro medici, scienziati, cittadini dei liguri per difendere scelte discutibili: mi sarei aspettato, e credo anche i liguri, di averli almeno questa volta dalla nostra parte”, conclude Toti.