Coronavirus

Noli, ordinanza del sindaco: mascherine obbligatorie per chi esce di casa

Sono vietati gli assembramenti di più di tre persone nei luoghi pubblici o aperti al pubblico

Emergenza coronavirus a Genova: mascherine, strade deserte e negozi chiusi
Foto d'archivio

Noli. Mascherine obbligatorie per chi esce di casa a Noli. È quanto previsto dall’ordinanza emessa dal sindaco Lucio Fossati.

In una lettera inviata ai suoi concittadini, il primo cittadino ricorda che “le informazioni ricevute da fonti ufficiali e le quotidiane notizie giornalistiche confermano che questa settimana potrebbe essere fondamentale e decisiva per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Senza l’ambizione di sostituirci alle autorità sanitarie e/o gli enti superiori ritengo che sia nostro dovere fare tutto quanto possibile al fine di evitare ulteriore contagi”.

“Con recente e apposito comunicato avevamo invitato tutti all’utilizzo di mascherine e quant’altro di simile durante gli spostamenti fuori dalla propria abitazione. Purtroppo temo che il mio invito non sia stato raccolto più di tanto. Mi spiace e però desidero qui e pubblicamente ringraziare quei tantissimi miei concittadini che non solo ascoltano quelle che mi sembrano semplice parole di buone senso, scrupolosamente ottemperanti a tutte le prescrizioni e raccomandazioni del caso giunte da governo, Regione, protezione civile, Asl. Ciò detto credo che, in questo particolare momento, il mio e nostro primo dovere di amministratori sia quello di salvaguardare, in tutti sensi e con tutti i mezzi possibili, la salute pubblica: dobbiamo quindi insistere sulla prevenzione intervenendo ancora sulle nostre abitudini”.

“Ho pertanto predisposto e pubblicato una nuova ordinanza che prescrive l’obbligo, in determinate situazioni e/o circostanze, di utilizzo delle mascherine o di qualunque altro strumento/indumento che copra bocca e naso. Sono ben cosciente di questo ennesimo eccezionale ‘obbligo’ comportamentale e, pertanto, mi scuso per l’eventuale disagio che andrò a creare. Sono anche pronto ad accettare qualsiasi critica ma se questa decisione servisse ad evitare anche un solo contagio sarebbe rispettoso del ruolo istituzionale che, pro-tempore, rivesto, oltre che importante per tutti e forse vitale per qualcuno”.

L’ordinanza è valida dal 6 al 13 aprile e prevede che “ogniqualvolta si acceda, negli orari di apertura, agli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche o in altro luogo chiuso in cui è previsto l’accesso generalizzato di persone, l’accesso è consentito solo indossando mascherine o, in subordine, qualora non sia stato possibile reperirle, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca quali sciarpe e foulard o simili, adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio. I dispositivi di protezione andranno indossati anche mentre si attende in coda il proprio turno all’esterno delle attività, rispettando la distanza interpersonale di almeno due metri. In ogni altra attività sociale esterna deve comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri”. Inoltre “sono vietati gli assembramenti di più di tre persone nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

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