Cordoglio

Lutto nel giornalismo e nella politica, si è spento Giulietto Chiesa: “Testimone di libertà e democrazia”

Giornalista e politico, molto legato alla Liguria: numerosi messaggi in suo ricordo

giulietto chiesa

Liguria. Il Gruppo Pd della Regione Liguria e il Pd Liguria esprimono sincero cordoglio per la scomparsa di Giulietto Chiesa.

Giornalista e politico, ha raccontato i grandi cambiamenti del Novecento, testimoniando il passaggio dall’URSS comunista alla Russia moderna, le guerre in Medio Oriente, fino alle contraddizioni della globalizzazione, senza smettere mai di impegnarsi in prima persona per le lotte democratiche. Nato ad Acqui Terme il 4 settembre 1940, è stato molto legato a Genova e alla Liguria. E’ stato dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, dal ’70 al ’79 dirigente della Federazione di Genova del Pci e dal 1975 al 1979 capogruppo del partito nel Consiglio provinciale di Genova. Nel 2003 è stato eletto al Parlamento Europeo.

Un percorso politico che Giulietto Chiesa ha sempre affiancato all’attività giornalistica, come corrispondente da Mosca per importanti testate nazionali: “’Unità” e “La Stampa” e “il Manifesto”, ma anche per Tg5, Tg1 e Tg3.

Nel 1995 fu promotore della visita a Genova di Mikhail Gorbaciov, di cui era amico personale, amicizia nata anche dal suo lungo lavoro di inviato proprio in Unione Sovietica. Negli ultimi anni ha fondato e diretto Pandora Tv. Giulietto Chiesa avrebbe compiuto 80 anni il prossimo settembre.

“Grande conoscitore dell’est europeo, ha scritto anche per vari giornali russi, oltre ad avere pubblicato numerosi libri, uno dei quali dedicato al G8 di Genova e il best seller “Afghanistan Anno Zero”, scritto insieme all’inseparabile amico Vauro. Con Giulietto Chiesa sparisce un testimone attivo di una visione del mondo in cui la libertà e la democrazia, celebrate proprio ieri nel 75° anniversario della Liberazione, sono ideali per cui non smettere mai di lottare. Alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze” ricorda il Pd ligure.

“Non riesco ancora a salutarlo – ha scritto il suo amico vignettista Vauro – Ricordo ancora i suoi occhi lucidi di lacrime a Kabul, davanti ad un bambino ferito dallo scoppio di una mina. E’ morto un uomo ancora capace di piangere per l’orrore della guerra. I suoi occhi sono un po’ anche i miei”.

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