Savona. Sono diventate sei le strutture per anziani coinvolte nell’indagine della Procura di Savona, partita a fine marzo quando il procuratore Ubaldo Pelosi ho aperto un procedimento volto a raccogliere, inizialmente, informazioni sulla situazione della Rsa Trincheri di Albenga.
Da lì l’inchiesta si è allargata a macchia d’olio, andando a coinvolgere anche altre cinque strutture del savonese. La Procura ha focalizzato le sue attenzioni su quelle Rsa in cui si sono registrate le situazioni più critiche: oltre alla già citata Trincheri (da cui è partito tutto) sono coinvolte, tra le altre, anche la Humanitas di Borghetto Santo Spirito, la Giacomo Natale di Alassio, la Vada Sabatia di Vado Ligure e l’Ospedale Sant’Antonio di Sassello. Mentre non sono state toccate per ora dall’inchiesta Rsa all’interno del comune di Savona.
Anche se al momento non ci sono indagati, per alcune delle sei strutture (quelle interessate da denunce specifiche) esistono già delle ipotesi di reato: epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. Per altre, invece, al momento il fascicolo al momento è un semplice “modello 45”, ossia una raccolta informazioni senza alcuna ipotesi specifica di reato: si tratta di quelle su cui sono uscite inchieste giornalistiche ma per le quali non sono arrivate denunce in Procura.
Lo sviluppo savonese arriva a pochi giorni di distanza da una analoga decisione della Procura di Genova: anche lì è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per epidemia colposa.