Lettera al direttore

Lettera

“In casa con la febbre insieme a mio marito, ma dall’Asl ancora nessun tampone”: lo sfogo di una donna

"Tutti i giorni ci dicono che vengono a farci il tampone e poi non vengono"

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Lettera. Sono molto arrabbiata. Dal 14 marzo sono rinchiusa in casa con mio marito (che lavora all’istituto Domenico Trincheri di Albenga): prima è stato male lui, ora sono io ad avere la febbre da più di dieci giorni.

Il problema è che l’Asl ci sta chiamando dal 15 marzo ma “solo per statistica probabile”. Tutti i giorni ci dicono che vengono a farci il tampone e poi non vengono. Ne hanno fatto uno a mio marito e non è andato bene. Ci dicono che siamo sotto controllo, ma non abbiamo ricevuto né noi né i nostri medici di base nessuna segnalazione ufficiale.

Devo dire che mi sento davvero tanto presa in giro. Se i tamponi non ci sono, ci dite ce li fate fare e arrivederci, ma non che ci prendete in giro così. So che ci sono persone gravemente ammalate, ma questo non può impedire di essere considerate delle persone e non dei numeri: almeno ora che siamo ancora in vita.

Di fatto è l’Asl che può fare qualcosa in questa fase. Io vorrei essere visitata e solo loro possono farlo visto che hanno le protezioni.

Una lettrice

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