Savona. In questi giorni, ci sarebbe stato l’ormai tradizionale incontro in Duomo, con il “Grano della Fraternità”, tra i bimbi delle scuole di Savona, i nonni delle Residenze Protetta e Assistita del Santuario e di Bagnasco e i rappresentanti di differenti fedi. “Siamo riusciti lo stesso a incontrarci, anche se distanti, in un abbraccio di pace” afferma il dirigente scolastico Vincenzo Tedesco, che ha portato avanti il progetto didattico educativo interculturale “Francesco e Kamil”.
Come da tradizione non sono mancati i messaggi delle comunità religiose savonesi.
“La gioia di Pasqua: Gesù ci dona il Suo Amore.”
Vescovo Gero.
“Tanti auguri di felice e buona Pasqua. Come da tanti semini nascosti e invisibili agli occhi nascono piante e frutti meravigliosi, così dai nostri sentimenti più belli di amicizia e amore potrà rinascere un futuro ancora più forte e unito.”
Shuddhananda, monaca induista.
“Mi auguro che questa Pasqua porti a voi salute, pace e armonia. Questi sono giorni dolorosi, in cui dobbiamo ricordarci che siamo nati tutti uguali e che dobbiamo prenderci cura, tutti insieme, di chi ha più difficoltà”.
Zahoor Zargar, Presidente della Comunità Islamica Ligure.
“Il Signore, nella parabola del Buon Samaritano (Lc, 10-27), ci invita ad amare il nostro prossimo come noi stessi. Anche se dobbiamo stare lontani per motivi di sicurezza, dobbiamo ricordarci quanto è importante volerci bene ed essere accoglienti verso l’altro. Ci possiamo voler bene, anche se lontani. Un augurio a tutti di amore, pace e fraternità” – Tina Politano, Chiesa Evangelica.
“Un grande abbraccio a tutti i bambini e una buona Pasqua, speriamo di vederci presto”- Padre Giorgio della Chiesa Ortodossa Rumena.
“Buona Pasqua cari amici! Con la certezza di rivederci e riabbracciarci presto, ricordiamoci sempre che ciascuno di noi ha un infinito potenziale positivo, che ci permette di essere gioiosi in qualsiasi situazione e di portare gioia a chi ci sta accanto. Un arrivederci dai vostri amici della Comunità Buddhista Soka Gakka” – Comunità Buddhista Soka Gakka.

Quest’anno, i bambini non hanno potuto seminare il grano con i nonni. Ma grazie ad una manciata di chicchi, fatti germogliare in casa in un piatto, ne hanno osservato, da lontano, la crescita, mediante alcuni video a puntate. La distanza non ha impedito loro di vivere questo tradizionale appuntamento in modo speciale. Ecco alcuni dei molti messaggi degli alunni:
“Cari nonni, io e i miei compagni abbiamo un amico che si chiama Chiccolino. E’ un chicco che è stato seminato insieme a tutti i suoi fratellini, in un piatto. Ora sono spuntati i germogli. Quando potremo finalmente ritornare da voi, li trapianteremo nel vostro giardino!”.
“Cari nonni, sarebbe bello poter seminare il grano insieme a voi e passare tanto tempo insieme”.
“Cari nonni, ci mancate tanto. Non siete soli: vi abbracciamo con i nostri disegnini. Spero che il Coronavirus finisca presto, così potremo vederci di nuovo”.
“Mi dispiace Chiccolino, perché dovrai stare sempre in casa e non puoi uscire nei campi con altri mille amici, puoi stare solo sul balcone. Io pure devo stare in casa, non posso uscire, ma comunque mi diverto e penso a quando ti abbiamo seminato: mi è piaciuto tanto quando l’abbiamo fatto con i nonni, che saluto con tanto affetto”.
“Vedere la magia della nascita sui chicchi di grano è stata una bella esperienza, che avrei voluto condividere con voi nonni. Parlandone in casa, mi è stato spiegato che la tradizione del grano arriva da molto lontano. Per molti popoli, condividere il grano è sempre stato simbolo di amicizia e fratellanza… I nonni sono quelli che cercano di far rimanere vive queste tradizioni, creando momenti come quello della semina del “Grano della Fratellanza”.
“Dal chicco di grano piccolo e secco, grazie alle cure e all’amore, nasce un germoglio verde, che diventerà una spiga di grano, che al suo interno avrà tanti piccoli semini pronti a diventare anche loro germogli.”
“Cari nonni, vi penso sempre e siete nel mio cuore! Non vedo l’ora di vedervi di nuovo e passare dei bei momenti insieme. Vi voglio tanto bene. A presto !”
“…Spero che stiate tutti bene.
Chiccolino è il segno della pace e della Fraternità. Tutti ne abbiamo tanto bisogno. Buona Pasqua!”.
“Un abbraccio a tutti voi! Buona Pasqua a tutti! Chiccolino, grazie a te e ai tuoi fratelli, un bel panino mi darai”.
“Nonni, vi auguriamo buona Pasqua, non dovete sentirvi tristi, perché sono sicura che presto ci rivedremo tutti insieme. Sappiamo che questo periodo è difficile per ognuno di noi, ma siamo consapevoli che nonostante la distanza, lo supereremo uniti come non mai e quando la solitudine finirà sarà tantissima la voglia di stare tutti insieme. Di certo verremo a salutarvi”.
“Io vorrei chiedere a Chiccolino perché cambia colore. Buona Pasqua nonni!”.
“Cari nonni, la nostra classe e le altre classi della mia scuola vi sono sempre vicini…Il prossimo anno, sono sicura che ci divertiremo insieme, mentre Chiccolino nasce e cresce con gli altri semini. State tranquilli, perché tutto andrà bene”.
“Ciao cari nonni, vi voglio bene. Ci vediamo presto”.
“Ciao nonni. Tenete duro. Vi voglio un mondo di bene”.
“Cari nonni, vorrei tanto che non vi ammaliate ed è per questo che non posso venirvi a trovare. A Pasqua, anche se siamo lontani, possiamo fare finta di abbracciarci”.
“Ai nostri cari nonni vorrei dire: «Mi mancate tanto e vorrei darvi un forte abbraccio. Lo so, è un momento molto difficile, dovete stare tranquilli, tutto passerà. Vi saluto con affetto e vi auguro una buona Pasqua»”.
“Quando la quarantena sarà finita, saremo trapiantati nella terra soffice di un campo verde. Saremo annaffiati e con il Sole, diventeremo alti. Le persone ci taglieranno e con i nostri semi faranno la farina. I panettieri faranno un pane buono. IL VENTO TRASPORTERA’ IL PANE AI NONNI”.
“Mi raccomando nonni: quando siete un po’ tristi, pensate a noi che balliamo e cantiamo insieme a voi”.
“Ciao nonni, come state? Anche se siamo lontani, vi voglio tanto bene. Il virus sta diminuendo, grazie a noi, che stiamo facendo del nostro meglio per proteggerci. Dobbiamo essere coraggiosi. Andrà tutto bene.”.
“Anche nei momenti tristi, bisogna ricordarsi di sorridere perché tutto passa”.
“Vi mando un disegno”.
“Vi mando un disegno”.
“Cari nonni, mi dispiace non potervi venire a trovare e non aver seminato con voi il grano, ma se stiamo tutti a casa, staremo tutti bene e potremo vederci presto. Noi, a casa, e voi, nella Residenza, non siamo mai soli, perché siamo circondati dall’affetto, dall’amore e dall’amicizia, non solo di chi è con noi, ma anche da chi ci pensa da lontano e ci manca. Un abbraccio caloroso e pieno di affetto”.
“Ai nonnini auguro di stare presto con i loro parenti, come Chiccolino sta con i suoi amici. Buona Pasqua !”.
“Mando un grande abbraccio a te e ai nonni, sperando di rivedervi presto”.
“Questi germogli sono molto luminosi e riscaldano il nostro cuore in questo brutto momento”.
“Caro Chiccolino, quando parlo con te è come se parlassi con il mio migliore amico. Ti chiedo di portare un sorriso ai nonni. Tanti abbracci”.
“Con i nonni metteremo Chiccolino nella chiesa. Io ve lo assicuro, perché per me Chiccolino è il simbolo della vita che continua”.
“Ai nonni del Santuario e di Bagnasco, auguro una buona Pasqua, di non essere tristi, di non uscire, di stare attenti, che ANDRA’ TUTTO BENE”.