Sicurezza

Fase 2, il vademecum di Assonautica per far fronte all’emergenza Covid-19

Suggerisce  un insieme di raccomandazioni e indicazioni per operare nel pieno rispetto delle misure restrittive

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Regione. “Al fine di consentire una reale ripresa del settore del turismo nautico nella fase 2, per non pregiudicare l’intero ciclo annuale produttivo, è opportuno, nelle regioni nelle quali non sia già avvenuto, consentire ai proprietari e ai piccoli artigiani l’accesso a natanti, imbarcazioni e navi da diporto nei porti turistici e nei Marina”. Lo spiega, in una nota, Assonautica Italiana.

“Ciò per approntare le imbarcazioni attraverso le attività di manutenzione necessarie per l’utilizzo delle stesse per la stagione estiva – continuano -.  A tal fine gli spostamenti da e per i cantieri, per prove in mare e per il raggiungimento dell’ormeggio presso un porto, un Marina, un cantiere nautico o un rimessaggio devono essere considerate come spostamenti necessari e quindi consentiti. Questa azione, alla data odierna, è già in fase di attuazione in alcune regioni in conseguenza delle ordinanze emesse coerentemente con i DPCM in vigore. Nell’ordine la prima regione ad essersi attivata è stata la regione Lazio (Ord. 15 aprile 2020, n. Z00028), a cui è seguita la regione Abruzzo (Ord. n. 49 del 26 aprile 2020), la Liguria (Ord. n. 22 del 26 aprile 2020), la Regione Veneto (Ord. n. 43 del 27 aprile) e la Regione Puglia (Ord. N. Q214 del 28 Aprile 2020)”.

Il decalogo di Assoanutica Italiana – proposto al Governo e alle regioni che hanno già emesso l’ordinanza, suggerisce  un insieme di raccomandazioni e indicazioni per operare nel pieno rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti turistici, in special modo nei porti, marine e imbarcazioni” concludono.

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