Lutto

Dramma ad Albenga: deceduta un’ingauna di appena 17 anni

Trasportata dal Santa Corona di Pietra Ligure al Gaslini di Genova, è mancata questa notte

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Albenga. Lutto nella città delle torri dove, nella notte, è deceduta una ragazza di appena 17 anni. Di origine marocchina, il padre gestisce una macelleria-alimentari in centro Albenga. 

Ricoverata per un quadro di polmonite interstiziale, sarebbe anche stata sottoposta a due test consecutivi per il Coronavirus: entrambi sarebbero però risultati negativi, escludendo la possibilità che il decesso sia legato al Covid-19.

Si trovava all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure da alcuni giorni ma, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni, è stata trasportata all’ospedale Gaslini di Genova, dove è deceduta nel corso della notte appena trascorsa.  

“La Direzione Sanitaria, – hanno fatto sapere direttamente dal nosocomio genovese, – informa che, il 28 aprile 2020, presso la Terapia Intensiva dell’istituto, è deceduta una ragazza di 17 anni, ricoverata da alcuni giorni e proveniente dall’ospedale di Pietra Ligure per quadro di polmonite interstiziale. Tutti gli accertamenti e le ricerche di infezione da Coronavirus condotti presso l’Istituto sono risultati negativi (tamponi, BAL e sierologia), orientando la diagnosi verso una patologia infettiva non covid-correlata. Dal momento dell’ingresso, in ospedale le condizioni della ragazza si sono progressivamente aggravate, richiedendo assistenza intensiva fino all’intubazione e al successivo decesso”.

La notizia si è sparsa velocemente per le vie della città, suscitando grande stupore e dolore nella comunità ingauna, racchiusi nelle parole del sindaco Riccardo Tomatis e dell’assessore ai Servizi Sociali Simona Vespo, che hanno voluto dedicare un messaggio in ricordo della giovane e rivolto alla famiglia, a nome dell’amministrazione comunale.

“La morte di una ragazza così giovane è una tragedia immane che ci tocca da vicino – dice il primo cittadino – In questo momento voglio manifestare, a nome di tutta la città la mia vicinanza alla famiglia di questa ragazza”.

“Ho conosciuto la famiglia di questa ragazza nel 2004 – spiega Vespo – La mamma era attiva nell’Associazione ‘Donne e Mamme Musulmane’ e l’intera famiglia è simbolo di perfetta integrata. Molto attivi nella vita della comunità, non solo musulmana, ma ingauna, hanno partecipato con entusiasmo a moltissime iniziative culturali volte all’integrazione. Ricordo che sin da piccola questa splendida ragazza seguiva la mamma e voleva aiutare lei stessa alcune delle donne musulmane ad imparare l’italiano, in quegli anni, infatti, avevamo iniziato da poco questi bellissimi progetti che ancor oggi vanno avanti. La perdita di un figlio credo sia uno dei dolori più grandi che possa colpire una famiglia. Non ci sono parole per esprimere quello che in questo momento ho nel cuore. Sono vicina alla famiglia e manifesto loro tutto il mio più sincero cordoglio”.

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