Contrarietà

Covid, i sindacati: “Poste non rispetta le misure di sicurezza”

"Invitiamo pertanto i lavoratori a segnalarci ancora ogni situazione di pericolo nell’espletamento della propria attività"

Poste Italiane

Liguria. “Poste non rispetta le misure di sicurezza”. Lo afferma la segreteria regionale di Fnc-Ugl Comunicazioni Liguria.

“L’azienda, rafforzata dalla riconferma della classe dirigente, esprime il nuovo corso in modo particolarmente pesante nei confronti della salute dei lavoratori – dicono i sindacati – Nonostante dalle riunioni degli organismi paritetici regionali per la sicurezza siano emerse diverse indicazioni utili per gestire la riapertura delle attività in Poste, dopo il picco della pandemia e queste siano state inserite in dettagliati verbali, l’azienda si è presentata nella riunione del Comitato per la Sicurezza Opn a Roma il giorno 21 aprile con alcune considerazioni assolutamente non condivisibili”.

Tra queste: “L’’attività di Poste Italiane sarebbe a basso rischio di contagio. Poste non ha voluto fornire dati dettagliati sui casi di contagio presenti in azienda. Il plexiglass fa sì che le mascherine siano difficilmente contaminabili e quindi possono essere utilizzate per tre giorni. La mascherina non è obbligatoria se si lavora alla distanza interpersonale minima ‘prevista’ (che generalmente è un metro). Esclusi pochi grossi centri, non è prevista la possibilità di misurazione della temperatura del lavoratore. I test sierologici rapidi non sono affidabili e azienda non li vuole fare. Eventuali problematiche di gestione delle code dei clienti anche al di fuori degli uffici non sono di competenza del preposto (quando invece diverse ordinanze regionali e comunali fanno capo al gestore dell’attività’ l’ordinata gestione delle code anche in tema di distanziamento)”.

“La sottovalutazione della attuale situazione fatta dall’azienda, in previsione della completa riapertura di tutte le attività, con il prevedibile svilupparsi di una seconda ondata di contagi, rischia di costare molto caro ai lavoratori postali che hanno già lasciato sul campo diversi colleghi, morti nelle prime fasi del contagio”.

Per questo Fnc-Ugl ha ritenuto “responsabilmente di non condividere l’impostazione dell’azienda non sottoscrivendo il verbale della riunione. Invitiamo pertanto i lavoratori a segnalarci ancora ogni situazione di pericolo nell’espletamento della propria attività”.

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