Botta e risposta

Coronavirus, Toti replica al PD: “Elezioni a giugno è solo ipotesi, ma evidentemente fa paura”

"Su mascherine e ordinanze PD non dovrebbe dire neanche una parola"

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Regione. “Conosciamo bene l’allergia al voto del Partito Democratico che ormai governa solo dove non viene scelto dal popolo. Ma spararle così grosse pur di non ammettere la paura delle urne, lo trovo abbastanza imbarazzante. Il Pd Ligure sostiene che non vogliamo andare a votare in autunno per non fare emergere le nostre falle!”. Parola del Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che così risponde in una nota su facebook al consigliere regionale del Pd Luca Garibaldi.

“Premesso che non è la priorità di nessuno ma solo un’ipotesi che non dovrebbe allarmare, anzi, tutti dovremmo remare nella stessa direzione. Se da giugno si potrà tornare alla graduale normalità non vedo perché si debba negare il diritto di voto in sicurezza – spiega Toti – si chiama democrazia. Ma capisco la preoccupazione di molti del Pd nel dover rinunciare alla poltrona quando può essere tenuta per altri 6 mesi senza votare. In questo sono dei professionisti”.

“Vorrei però puntualizzare due cose – prosegue Toti – quando parlano di falle citando ‘ordinanze pasticciate e mascherine’. Mi tocco se ci sono, siete seri? Ordinanze pasticciate: ricordiamo che siamo stati i primi in Italia a chiudere in autonomia le scuole e che la nostra ultima ordinanza è stata copiata dal loro segretario e mio collega governatore del Lazio Zingaretti (sì, quello che prendeva aperitivi a Milano in piena emergenza invitando tutti a uscire di casa). Sceneggiata delle mascherine: se fossi nel Pd ligure non direi neanche una parola sulle mascherine”.

“Il Governo, di cui il loro partito fa parte, non è stato in grado di fornirle neppure ai medici e quelle arrivate erano fallate e siamo stati costretti a procurarcele in autonomia e, fortunatamente, ci siamo riusciti. Non solo, siamo stati i primi in Italia a fare un accordo con Poste Italiane per farle recapitare direttamente nella cassetta della posta a tutti i liguri. Dài ragazzi, quelli a fare campagna elettorale siete voi. Ma se continuate così la fate solo a nostro favore!” conclude Toti.

Dello stesso avviso anche il deputato Manuela Gagliardi (Cambiamo!): “E’ il PD ad avere paura del voto. In Parlamento ci sono arrivati da perdenti e ora governano grazie a un accordo con i nemici storici del Movimento 5 Stelle. Nelle Regioni temono il voto perche’ sanno perfettamente che tutto quello che stanno promettendo senza trasformarlo in fatti concreti li punira’ pesantemente nelle urne e allora meglio prendere tempo accusando il nemico politico di gestioni sbagliate soprattutto in questo periodo dove predicano unita’ ma poi sono i primi ad essere i piu’ disfattisti”. Dichiara in una nota la parlamentare Manuela Gagliardi (Cambiamo!). “Il Presidente Toti ha espresso una ipotesi di buon senso, prendere in considerazione di votare a giugno, nessuno scandalo ma purtroppo il PD regionale mette la testa sotto la sabbia per non prendersi le responsabilità di tutti i pasticci che fanno i loro colleghi al Governo e mostra per l’ennesima volta la sua inutilita’ e la sua allergia alle regole della democrazia”.

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