Regione. “I furbetti? Chiamiamoli col loro nome. Se qualcuno viola sapendo di violare le disposizioni che abbiamo messo è semplicemente un idiota perché vuol dire che condanna qualcuno a sofferenza o può contribuire a farlo”. Dopo le polemiche rimarca il concetto il governatore ligure Giovanni Toti, in quella che è una Pasqua blindata all’insegna dei maxi controlli sulle strade.
Nei giorni scorsi non sono mancate le sanzioni all’indirizzo di turisti spavaldi (migliaia di letture e condivisioni per la storia di una signora di Monza arrivata a Santa Margherita perché incapace di rinunciare alla tintarella, ben sapendo che avrebbe dovuto pagare una multa salatissima) ma anche di genovesi e liguri convinti di poter passare una giornata al mare o in campagna solo perché residenti nella stessa regione. Oggi continueranno i monitoraggi a terra, dal cielo e dal mare anche se non sono previsti gli spostamenti massicci temuti nei giorni precedenti la Pasqua.
“Dobbiamo stare a casa e farlo per i nostri cari e per chi lavora in prima linea negli ospedali – è l’appello lanciato da Toti sui social -. Anche se non possiamo essere lieti per il numero costante dei morti – continua Toti – si registra comunque il successo dei nostri ospedali, di tutti i nostri medici, e operatori sanitari, di coloro che sono nelle ambulanze e di tutti quelli che operano nella sanità. Per queste persone che vorrebbero stare a casa ma non possono il mio appello a tutti voi è di restare a casa in questi giorni. Per oggi e domani – ha concluso – dobbiamo essere attenti e rigorosi, perché solo così la nostra vita potrà ritornare alla normalità”.
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