Genova. La procura di Genova ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per epidemia colposa. “E’ una indagine esplorativa – spiega il procuratore capo Francesco Cozzi – Abbiamo notato uno scostamento tra i dati dell’epidemia in sé e i dati dei morti e contagiati in questo mese e mezzo. Bisognerà studiare se ciò è una conseguenza normale della pandemia o se l’anomalia forte è stata accompagnata da comportamenti gravemente imprudenti e imperiti”. Oltre all’esposto presentato da Codacons (che “nulla c’entra con l’inchiesta” chiarisce il procuratore a Genova24) ci sono stati diversi esposti su casi specifici che hanno attirato l’attenzione della Procura che da lì è andata a vedere i macro dati su contagi e decessi notando numeri che la hanno convinta della necessità di vederci più chiaro.
Nelle prossime ore verrà nominato un pool di tecnici tra epidemiologi, geriatri, statistici, per studiare il flusso di dati. La procura ha chiesto la documentazione ad Alisa, l’azienda sanitaria della Regione Liguria, sulle linee guida, le procedure adottate, il numero dei contagiati, dei morti.
“Non faremo le pulci alle delibere, ma andremo a vedere se ci sono state gravi scorrettezze e discostamenti dalle linee guida decise che abbiano determinato e aggravato il diffondersi della pandemia. Non è sbagliato trasferire i pazienti dall’ospedale a un’altra struttura: ma bisognerà vedere se, quando il paziente è arrivato, siano state adottate tutte le misure per evitare il contagio con le altre persone presenti nella struttura” dice Cozzi, riferendosi anche ai trasferimenti in Rsa.
Ad occuparsi del fascicolo sarà il gruppo Salute e lavoro già presente in procura e coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto. In Liguria, a ieri i morti per coronavirus erano 807. Nelle Rsa i morti sono stati 916, di questi 312 sono stati catalogati come decessi per Covid.