Affondo

Coronavirus, la protesta degli esercenti. A Spotorno minoranza all’attacco: “Grave l’assenza del sindaco Fiorini”

I gruppi consiliari di opposizione criticano l'operato dell'amministrazione e l'assenza di misure idonee

Spotorno

Spotorno. Sull’emergenza coronavirus e gli effetti sull’economia locale il sindaco di Spotorno Mattia Fiorini finisce ancora “sotto accusa”. Le minoranze hanno attaccato il primo cittadino per la mancanza di misure ed interventi idonei per fronteggiare la crisi delle attività produttive.

“Ieri alla manifestazione di alcune delle categorie più duramente colpite dalla crisi innescata dal Covid19, che simbolicamente hanno riconsegnato le chiavi della propria attività, ci è dispiaciuto notare l’assenza del sindaco del Comune di Spotorno – affermano Matteo Marcenaro – Gruppo consiliare “Spotorno nel cuore”, Francesco Bonasera Massimo Spiga – Gruppo consiliare “Spotorno che vorrei” e Francesco Riccobene – Gruppo consiliare “Adesso Spotorno”.

“Infatti, a differenza di molti suoi colleghi che questa mattina hanno scelto di rappresentare anche con la loro presenza fisica la vicinanza dell’istituzione comunale ad esercenti provati dal perdurare del lockdown, lui ha preferito non esserci e delegare ad altri l’accoglimento di questi operatori economici. Questo comportamento segue la comunicazione inviata nei giorni scorsi ai commercianti ed esercenti del Comune di Spotorno che si chiude con un invito ad evitare manifestazioni di impatto mediatico ma rischiose per le imprese, che a molti è suonata come un suggerimento a non protestare nonostante le difficoltà per non criticare l’operato di un governo in cui il sindaco si riconosce”.

“Se questo fosse il significato di quell’invito e la ragione dell’assenza del Sindaco sarebbe estremamente grave, perchè saremmo di fronte ad un amministratore che antepone la propria appartenenza politica e partitica alla legittima richiesta di aiuto che proviene da tanti imprenditori da lui amministrati e che si sarebbero aspettati se non un aiuto concreto almeno una testimonianza di solidarietà”.

“E proprio sotto l’aspetto della solidarietà concreta ci è parso che le proposte illustrate nel corso dell’incontro dall’assessore al commercio siano assolutamente inadeguate a dare una risposta a un settore in crisi”.

“Infatti l’assessore Canepa interpretando il volere del Sindaco il quale pare abbia assunto pieni poteri, ha espresso la volontà dell’amministrazione di mettere a disposizione 150.000 euro per interventi di sanificazione e di innovazione informatica delle attività commerciali, non comprendendo che le esigenze degli operatori economici oggi sono ben altre”.

“La nostra assessora, il sindaco e la sua Giunta oltre a non aver considerato che per i medesimi interventi sono previsti bandi da parte di FILSE che erogheranno il 60% di contribuzione a fondo perduto, sembra non abbiano visto l’immediata crisi di liquidità che sta colpendo queste imprese e le famiglie che in esse operano. Pertanto ci permettiamo ancora una volta di dare un suggerimento che è quello di destinare eventuali contribuzioni da parte dell’amministrazione al pagamento di una quota delle bollette che in questi mesi gli imprenditori sono stati costretti ad onorare, nonché ad un eventuale ristoro di canoni di locazione e IMU per i proprietari degli immobili”.

“Il ristoro dovrà essere graduato in base ad alcuni parametri tra i quali aver subito l’obbligo di chiusura e il calo di fatturato, elementi facilmente reperibili grazie alle banche dati dell’amministrazione finanziaria”.

“Speriamo che in questa occasione il sindaco dimostri una vera attenzione verso i propri amministrati e non faccia il solito giochetto di respingere sdegnosamente i nostri suggerimenti per poi copiarli dopo pochi giorni, infatti in questa situazione l’unica cosa che non può essere ulteriormente trascurata è il tempo” concludono le minoranze.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.