Dati

Coronavirus, in Liguria 3.923 positivi: i decessi arrivano a 620

I positivi sono 151 in più rispetto a ieri

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Liguria. Ammontano a 3.923 le persone positive al Covid-19 in Liguria: sono 151 in più rispetto a ieri. Lo rende noto la Regione nel consueto bollettino giornaliero sui “numeri” dell’epidemia.

Sono 620 i deceduti dall’inizio dell’emergenza (cioè 25 più di ieri). I test effettuati sono 16.579 (cioè 1046 più di ieri). Sono al domicilio 1.964 persone (cioè 152 più di ieri) mentre sono clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 713 persone (cioè 56 più di ieri). I guariti con due test consecutivi negativi sono 212 (cioè 32 più di ieri).

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e ministero, dei positivi totali sono 246 gli ospedalizzati (cioè 57 in meno di ieri). Di questi 156 sono in terapia intensiva (cioè 6 meno di ieri) così suddivisi: in Asl1 sono 202 (di cui 23 in terapia intensiva); in Asl2 sono 166 (di cui 27 in terapia intensiva); al San Martino sono 309 (di cui 38 in terapia intensiva); all’Evangelico sono 58 (di cui 6 in terapia intensiva); al Galliera sono 151 (di cui 13 in terapia intensiva); al Gaslini sono due; in Asl3 a Villa Scassi sono 178 (di cui 23 in terapia intensiva), al Gallino di Pontedecimo sono cinque, al Micone sono tre; in Asl4 sono 64 (di cui 9 in terapia intensiva); in Asl5 sono 108 (di cui 17 in terapia intensiva).

Le persone in sorveglianza attiva sono 3.118, così suddivise: in Asl1 sono 726; in Asl2 sono 704; in Asl3 sono 893; in Asl4 sono 389; in Asl5 sono 406.

“Oggi abbiamo effettuato oltre 1.046 tamponi, per un totale di 16.579, andiamo verso quell’aumento di diagnostica prevista e cresceremo ancora. I positivi sono 151 più di ieri, 3923 in totale; gli ospedalizzati 1246 (57 meno di ieri), numeri che fotografano un trend discendente. I numeri ci dimostrano, infatti, che c’è una linea discendente degli ospedalizzati e delle terapie intensive, vuol dire che sta diminuendo il fattore di contagio. l fattore di contagio sta diminuendo. Siamo, secondo i calcoli di Alisa, a meno di un contagiato nuovo ogni contagiato vecchio (0,83).Non mi stancherò di ripeterlo, questo è segno che le misure di distanza sociale funzionano e ci stanno portando nella direzione giusta, ma devono continuare”. Lo ha ribadito ieri sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel punto sull’emergenza coronavirus in Liguria.

L’assessore regionale alla sanità Sonia Viale ha ribadito la grande attenzione posta alla questione delle RSA , definite anello fragile della catena: “Da tempo abbiamo messo in atto strumenti per supportare l’azione di enti gestori che non fanno parte integralmente del sistema sanitario in quanto soggetti privati, ma sempre considerati facenti parte del sistema sanitario. E’ noto che la criticità maggiore è dovuta alla mancanza dei dispositivi di protezione individuale e alla difficoltà di approvvigionamento che però continuiamo a fare per rifornire il nostro personale sanitario”. 

“Abbiamo comunque avviato – ha continuato Viale – una mappatura della situazione nelle RSA e abbiamo iniziato i test sierologici con un’iniziativa a tappeto in tutte le residenze che riguarda il personale e gli ospiti. Fino ad oggi ne sono stati effettuati 12.000 e l’obiettivo è di arrivare a 20.000 test, che ci daranno la possibilità di comprendere la situazione sia per quanto riguarda i lavoratori sia per gli ospiti”.

“Ho letto con grande attenzione le parole del Presidente Mattarella – ha detto ancora Viale. Mattarella ha ricordato l’importanza dei servizi sanitari nazionali di cui siamo fieri a partire dall’art 32 della Costituzione che garantisce il diritto alla salute da cui discende il servizio sanitario nazionale. Un diritto che prescinde dall’appartenenza dei singoli. Questa è una giornata della salute particolare per via della pandemia in corso che ha messo a dura prova il sistema sanitario. Ma la reazione di tutti è stata forte e avremo la meglio, anche se non è ancora domato il virus. L’invito è pertanto quello di rispettare le regole e non dimenticarle. Lo dobbiamo a tutto il personale in prima linea nella sanità, a noi stessi e ai nostri cari. Non siamo ancora usciti dal tunnel”. 

L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha ricordato che da venerdì a tutti i liguri verranno distribuite le mascherine con una modalità che verrà decisa nelle prossime ore, per fare presto e bene.

“Arriveranno 2 milioni di mascherine a casa di tutti i cittadini liguri – ha sottolineato Giampedrone – Un risultato importante e significativo. Previsti altri arrivi nella notte di Pasqua, quando partiranno i voli con altre 2 milioni di mascherine chirurgiche e altre 200mila mascherine Ffp2, per arrivare alla fine del percorso prefissato con 1.250.000 di dispositivi di questo tipo “.

L’assessore Giampedrone ha inoltre annunciato per domani la riunione del tavolo tecnico dell’assessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti a cui parteciperà anche la protezione civile per i fabbisogni della parte produttiva a cui sono già stati consegnati in questi giorni i dispositivi di protezione individuale.

“Inoltre stiamo preparando – ha concluso Giampedrone – un altro invio per i sindaci da 80mila dispostivi, di cui 70mila mascherine chirurgiche e 10mila Ffp2 per i servizi più delicati”.

Un piano continuativo di approvvigionamento necessario anche quando il Paese incomincerà a riaprire, anche se, ha ribadito l’assessore , “avere la mascherina non vuol dire che si può fare quel che si vuole, è come continuare a essere in allerta rossa. Soprattutto in questo week end quando sarà fondamentale non giocarci quanto abbiamo fatto fino ad oggi”.

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