Nel savonese

Coronavirus ed edilizia, alla Filca Cisl Liguria richieste di ammortizzatori sociali da 115 imprese savonesi

Per un totale di 865 lavoratori

Andrea Tafaria Filca Cisl

Liguria. In sette giorni la Filca Cisl Liguria ha ricevuto, per il territorio savonese, richieste di ammortizzatori sociali nel settore edile da 115 imprese per un totale di 865 lavoratori.

“Nel territorio savonese – spiega Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria – l’85% dei cantieri edili sono chiusi ma noi stiamo monitorando in tutta la Liguria con i nostri delegati e i rappresentanti della sicurezza affianché in tutti i cantieri aperti vengano rispettate rigorosamente tutti i provvedimenti previsti nel protocollo di sicurezza firmato dal Governo con le organizzazioni sindacali. Non saranno tollerate distrazioni o scorciatoie da parte delle imprese , la priorità era e resta la salute delle persone”.

“Inoltre è stato raggiunto un importante accordo tra le tutte le parti sociali nazionali dell’edilizia. Infatti le casse edili della Liguria provvederanno ad anticipare il pagamento del premio Ape (anzianità professionale edile) maturato dal 1 ottobre al 2017 al 30 settembre 2019: il requisito minimo è quello di aver lavorato almeno 2100 ore nel suddetto periodo”.

“Le casse edili inoltre provvederanno ad anticipare entro il 30 aprile 2020 il pagamento della quota ferie accantonata tra ottobre e dicembre 2019 mentre il saldo del maturato tra gennaio e marzo 2020 sarà corrisposto a luglio 2020”.

“Vogliamo ringraziare l’assessore Benveduti per il grande sforzo fatto ed il grande risultato raggiunto segno di una grande conoscenza del settore e di una grande attenzione soprattutto nell’ultimo periodo sulle problematiche dei lavoratori – continuano da Cgil Filcams Liguria -. A dire il vero la Filcams che da sola rappresenta la maggioranza dei lavoratori del settore non aveva chiesto niente a Lui ma unitariamente al Presidente Toti chiese di assumersi la responsabilità della chiusura dell’intera giornata domenicale e  se il risultato è questo forse faceva meglio ad impiegare diversamente il suo tempo. Dopodiché prendiamo atto che anche la Regione Liguria condivide il principio che i lavoratori della distribuzione hanno diritto a rifiatare la domenica. Il risultato però si commenta da solo. Oggi   vi è già chi aveva deciso di chiudere l’intera giornata  come la COOP e alcuni CONAD, chi aveva già ridotto l’orario di apertura alle 13 ( BASKO, EKOM e alcuni CONAD), chi aveva già deciso la chiusura alle ore 15.00 (CARREFOUR) e solo pochi avevano mantenuto l’intero orario domenicale per cui l’intervento dell’assessore Benveduti cambia poco o niente per pochi e peggiora sensibilmente per molti lavoratori del settore”.

“Tra l’altro – spiegano – non capiamo perché l’ordinanza rinvii ad un protocollo con le associazioni a meno che non si tratti di un modo per far fare qualche intervista all’assessore in cerca di visibilità in vista delle prossime elezioni. In ogni caso troviamo assolutamente curioso che un giorno si e l’altro pure il nostro Presidente della Regione scalpiti per riaprire tutto e tornare alla normalità il più presto possibile e poi l’ordinanza decida di normare le chiusure di domeniche e festivi per tutto l’anno segno di grande confusione in un momento dove servirebbe chiarezza e trasparenza. La Cgil e la FILCAMS chiedono di chiudere la domenica per dare un po’ di fiato ai lavoratori alle prese con l’emergenza coronavirus che ha dimezzato i lavoratori in servizio. Ci pare pretestuoso sfruttare l’occasione per definire questioni che devono rimanere oggetto del confronto sindacale. Poi non abbiamo capito se per Cisl e Uil e Fisascat e Uiltucs l’ordinanza della Regione vada bene. Noi ci limitiamo ad osservare che è molto lontana da quello che unitariamente a livello nazionale andiamo dicendo”.

“Non va bene perché praticamente non cambia nulla e per questo la Filcams Cgil continuerà a scioperare. Ma se per qualcuno (per altro pochi) si sarà ridotto l’orario di lavoro di certo non sarà merito di chi, di fronte all’inerzia della Regione, ha scelto di non proseguire la mobilitazione arrendendosi. Speriamo di tornare nel più breve tempo possibile alla normalità, ma nel frattempo saranno i lavoratori a giudicare l’operato del sindacato” concludono.

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