Alassio. Sono 7 i decessi dall’inizio dell’emergenza, e tra questi 3 sono risultati positivi al Coronavirus tramite tampone. Altri 3 ospiti sono ricoverati all’ospedale di Albenga (tutti positivi) e altri 3 ancora si trovano attualmente in isolamento preventivo all’interno della struttura.
È questo lo spaccato che arriva da Alassio e, precisamente, dalla residenza protetta Giacomo Natale, gestita da “Sereni Orizzonti”.
Non solo il Trincheri ad Albenga, dunque, ma in tutte le residenze protette per anziani si stanno verificando situazioni critiche, con il Coronavirus che si insinua come un mostro silenzioso, trasformandole di fatto in “focolai naturali” e con all’interno i soggetti più fragili, i nostri anziani.
Una situazione che si è verificata anche ad Alassio dove, come nel caso di Albenga, numerosissime sono state le segnalazioni pervenute alla redazione e, proprio nelle ultime ore, anche i gruppi di minoranza della città del Muretto hanno iniziato a muoversi alla ricerca di informazioni sulla situazione.
Va precisato che il Comune di Alassio non c’entra direttamente con la gestione della residenza protetta: in sostanza, l’ente comunale risulta proprietario della struttura, ed ha quindi un compito di controllo sul rispetto delle condizioni contrattuali, ma la gestione vera e propria della Giacomo Natale è affidata in concessione a “Sereni Orizzonti” che, per la parte sanitaria, come da prassi, si confronta direttamente con Alisa e Regione Liguria.
Ma nonostante questo, la residenza fornisce praticamente a cadenza quotidiana un report al Comune, con lo stato aggiornato della situazione. Per questo motivo abbiamo contattato l’assessore all’Ambiente Giacomo Battaglia, che sta seguendo direttamente la vicenda.
“Sono stati 7 i decessi all’interno della residenza protetta da inizio emergenza. Di questi, 3 sono risultati positivi al Coronavirus tramite tampone, – ha spiegato Battaglia ai microfoni di IVG.it. – Inoltre, altri 3 ospiti risultati positivi sono attualmente ricoverati all’ospedale di Albenga e 2, fortunatamente, appaiono in miglioramento. Infine, altri 3 ospiti della struttura sono stati messi in isolamento preventivo”.
Dei 44 ospiti presenti da inizio emergenza nella residenza, dunque, ne sono rimasti, al momento, 34. La Giacomo Natale è strutturata su due piani, con 20 camere doppie e 4 singole in cui, non senza difficoltà, si è cercato di ricollocare tutti gli ospiti in modo da cercare il più possibile di mantenere le distanze di sicurezza.
“Abbiamo anche dato disponibilità come Comune di occuparci della sanificazione dell’intera struttura, ma ci sono difficoltà dovute allo spostamento degli ospiti, alcuni dei quali non sono autosufficienti, quindi si è optato per una igienizzazione capillare di tutti i luoghi”, ha proseguito Battaglia.
“Agli ospiti, comunque, viene misurata la febbre 2 volte al giorno, al mattino e alla sera, e la stessa pratica avviene anche per il personale all’ingresso e all’uscita della struttura”.
“Oggi, inoltre – ha spiegato -, ci è giunta comunicazione da parte di Alisa che, il prima possibile, su tutti gli ospiti e i membri del personale verranno effettuati screening sierologici, che dovrebbero poi fornire un quadro certamente più chiaro della situazione”.
“Mi corre l’obbligo segnalare che per quanto attiene la Giacomo Natale si parla di una struttura privata nelle cui vicende l’amministrazione comunale ha ben poca voce in capitolo. Ciò nonostante, da che si è verificato il primo caso, abbiamo monitorato quotidianamente la situazione, richiedendo report puntuali dalla direzione sanitaria della struttura che, di fatto, si interfaccia direttamente con il direttore sanitario della struttura, l’Asl e Alisa. Stiamo perdendo un’intera generazione di nonni, nonne, padri e madri… Non occorre cercare di far notizia, o alimentarla con allarmismi infondati. Mi rendo conto delle preoccupazioni dei familiari che, mi risulta, siano contattati molto spesso dalla direttrice per fornire notizie sullo stato di salute dei loro cari” ha concluso l’assessore.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri Simone Rossi e Enzo Canepa di “Semplicemente Alassini”, che, proprio questa mattina, hanno protocollato una lettera per chiedere al Comune chiarezza su tutta la vicenda e sulla situazione.
“La preoccupazione per lo stato di salute degli ospiti della residenza protetta Giacomo Natale è elevatissima, visti i fatti accaduti nelle strutture vicine, – si legge nella missiva. – Richiediamo non solo la massima attenzione da parte dell’amministrazione, ma anche di valutare una sanificazione straordinaria dell’intero immobile”.
“Monitorare, inoltre, la eventuale positività al CoViD-19 sia degli ospiti sia di tutti i dipendenti della cooperativa che gestisce la casa di cura, verificare l’idoneità delle protezioni adottate e valutare prevenzioni maggiori dopo i casi nelle strutture analoghe della zona. Non tralasciando di fornire un quadro aggiornato sul numero dei deceduti per positività al virus. Ringraziamo il presidente del consiglio comunale Massimo Parodi e l’assessore ai servizi sociali Giacomo Battaglia per l’attenzione”, hanno concluso.