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Consiglio regionale, Melis (M5S): “Dibattito surreale”

"Ad ogni nostra proposta come minoranza è stato riferito e risposto che è colpa del Governo, che dobbiamo rivolgerci al Governo e sottoporre al Governo le nostre richieste"

andrea melis

Regione. “Dibattito surreale, oggi in consiglio regionale: ad ogni nostra proposta come minoranza è stato riferito e risposto che è colpa del Governo, che dobbiamo rivolgerci al Governo e sottoporre al Governo le nostre richieste. Quindi mi viene da pensare di essermi sbagliato e che ci siamo trovati eletti in Parlamento e siamo dunque in maggioranza. Non lo sapevo: in effetti, io mi reco a Genova in via Fieschi da quasi 5 anni e sono certo di essere in minoranza. Per cui ne deduco di vivere un’allucinazione collettiva: secondo Toti e la giunta dovremmo fare proposte in parlamento al Governo”. Ad ironizzare è il consigliere regionale del M5S Andrea Melis, che così commenta l’odierna seduta consiliare.

“La campagna elettorale permanente del centrodestra ligure sta offuscando anche la capacità di vedere nelle proposte di minoranza la buona volontà e le proposte messe sul tavolo. Ad esempio, ho proposto insieme ai colleghi per il settore agricolo: siano organizzate, in sinergia con le associazioni di settore, campagne di promozione delle produzioni locali, anche costituendo accordi con i negozi di vendita al dettaglio e della grande distribuzione, al fine di valorizzarne l’esposizione al pubblico; siano incrementate le risorse a disposizione a favore delle imprese floricole, agricole, del settore vitivinicolo, della pesca e acquacoltura, sostenendo il reddito delle imprese, anche attraverso le risorse del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale; sia dichiarato lo stato di calamità naturale, qualora non vi si abbia ancora provveduto, per le imprese della pesca e acquacoltura, ai fini dell’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura”, spiega Melis.

“Bene, senza peraltro indicare o imporre somme, realisticamente lasciando a valutazioni anche di tipo tecnico-economico, l’atto è stato bocciato. Perché lo deve fare il Governo? Certo anche lo Stato deve intervenire. La Regione invece no? Ora, di grazia, come opposizione, sempre che io non mi sia sbagliato e siamo nel consiglio regionale della Liguria e non in Parlamento, abbiamo pochi strumenti e questo è uno di quelli, ma tant’è… non è sufficiente. Per cui è evidente che saremo costretti a subire questo tipo di dibattito che francamente trovo infruttuoso”, conclude.

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