Campagna salva vite

Assotrasporti: “Dichiarare lo stato di emergenza per la sicurezza delle infrastrutture italiane”

Secondo Sandiano: "Il Governo deve intervenire ora, o passeremo dalle morti per il Coronavirus alle vittime dell’incuria delle strade”

Crolla un ponte al confine tra Liguria e Toscana

Genova. Nonostante l’emergenza sanitaria, Assotrasporti non ha dimenticato la campagna “Salva Vite” per la messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale italiano iniziata lo scorso gennaio. Il crollo del ponte di Albiano d’Aulla di mercoledì riconferma l’esistenza di un problema trascurato per anni, esploso con la tragedia del Ponte Morandi e ancora irrisolto.

“Le vite delle persone contagiate vengono prima di tutto, è giusto concentrarsi sull’emergenza sanitaria. Noi però non abbiamo dimenticato il problema dell’insicurezza delle nostre strade e questo crollo, che fortunatamente è avvenuto in assenza di traffico, riporta la questione sotto gli occhi di tutti: il Governo deve intervenire ora, o passeremo dalle morti per il Coronavirus alle vittime dell’incuria delle strade” dichiara Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti e vicepresidente vicario di Eumove.

Ancora non si conoscono le cause del crollo del ponte: per indagare sull’accaduto, il MIT ha istituito una Commissione ispettiva per chiarire la dinamica e accertare le responsabilità. Presieduta da Fabio Croccolo, Direttore di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, la Commissione vede la partecipazione di Walter Salvatore, professore ordinario di tecnica delle costruzioni dell’Università di Pisa e componente effettivo del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, e di Sergio Lagomarsino, professore ordinario del Dipartimento di ingegneria civile chimica e ambientale dell’Università di Genova, esperto senza diritto di voto del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.

Secondo gli accertamenti effettuati da Anas, proprietaria dell’infrastruttura, il viadotto non presentava criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica.

“Come raccontato da un nostro associato, dall’agosto del 2018, dopo il crollo del Ponte Morandi, le segnalazioni dei cittadini e le richieste di intervento da parte del Sindaco di Aulla per i segni di deterioramento dell’infrastruttura sono state molteplici. Eppure, nonostante i controlli effettuati da Anas, il ponte è completamente collassato” aggiunge Fabrizio Civallero, segretario di Assotrasporti.

Assotrasporti ed Eumove, le associazioni capofila della proposta “Salva Vite” e del Coordinamento Trasporti e Logistica formato da associazioni e confederazioni del settore, lo scorso 17 gennaio avevano richiesto al Governo di dichiarare lo stato d’emergenza per far fronte al problema della precarietà del sistema viario e ferroviario italiano. Successivamente, a marzo 2020, si sono nuovamente rivolte al Governo suggerendo di approfittare della riduzione del traffico per effettuare il controllo capillare dell’intero sistema viario e ferroviario del Paese, rivolgendo la stessa richiesta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Arrivati a questo punto, suggeriamo di inserire il ‘toto crolli’ nei giochi di Stato, visto che a qualcuno piace giocare con la sicurezza e la vita di chi lavora sulla strada” rimprovera Alfonso Riva, presidente della Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone.

Assotrasporti ed Eumove, insieme alle altre associazioni e confederazioni, ribadiscono ancora una volta l’invito rivolto a tutti i cittadini, politici, associazioni, enti e imprese a partecipare attivamente alla campagna “Salva Vite”. “Il problema dell’insicurezza delle strade è una questione che riguarda tutti: è in pericolo la vita degli autotrasportatori, così come quella di chiunque si sposti all’interno del Paese. Vi invitiamo ad unirvi a noi e far sentire la vostra voce” conclude Sandiano.

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