Aziende agricole

Regione, rifinanziata per 2 mln di euro e prorogata la chiusura della sottomisura dedicata agli agriturismi

L'assessore Mai: "La sottomisura 6.4 prevede finanziamenti fino al 50% del valore dei progetti presentati"

agriturismo
Foto d'archivio

Regione. Rifinanziata per 2 milioni di euro e prorogata al 31 marzo 2020 la chiusura della sottomisura 6.4 del Programma di sviluppo rurale: “Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai.

“Questa misura è fondamentale per il tessuto imprenditoriale degli agriturismi liguri – spiega l’assessore Mai – Il bando prevede un contributo a fondo perduto per tutte le aziende agricole che sono già agrituristiche e per quelle che intendono avviare questa attività”.

“Negli ultimi tre anni abbiamo già finanziato 7 milioni di euro tramite tre differenti fasce di bando, precisamente nel 2017 per 3 milioni, nel 2018 sempre per 3 milioni e nel 2019 per 1 milione – riprende Mai – Oggi abbiamo scelto di rifinanziare la misura per altri 2 milioni di euro. Un milione verrà dedicato alla terza fascia del 2019, per la quale sono oggi in valutazione le domande, portando il totale dei contributi da 1 a 2 milioni. L’altro milione sarà dedicato alla quarta fascia attualmente aperta, che anch’essa passerà da 1 a 2 milioni di finanziamento. In questo modo portiamo il totale della sottomisura da 8 a 10 milioni di euro”.

“Per agevolare i nostri imprenditori proroghiamo anche la data di chiusura della quarta fascia. Così facendo le domande potranno essere presentate fino alla conclusione del mese. Difatti la data di chiusura viene spostata dal 16 al giorno 31 marzo” specifica l’assessore regionale.

Poi conclude: “La sottomisura 6.4 prevede finanziamenti fino al 50% del valore dei progetti presentati che riguardino l’avvio e il miglioramento delle strutture agrituristiche, la divulgazione attuata con le fattorie didattiche, i servizi alla persona rivolti all’assistenza a bambini in età prescolare e scolare, anziani e soggetti non autosufficienti, nonché la trasformazione di prodotti agricoli di origine aziendale”.

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